Questo forse è uno dei post più importanti che finora ho scritto sul sito… titolato…
[Lo schema peggiore di quello di San Tommaso]
Quando ero piccolo una delle mie nonne mi diceva spesso ‘sei come San Tommaso che non ci crede se non ci mette il naso’. Significando che dovevo sempre sperimentare in prima persona prima di credere a qualcosa, senza fidarmi della parola degli altri. A volte facendomi male 😉
Alcune persone che incontro nel ReSonance implementano uno schema ancora ‘peggiore’.
Ti spiego.
Mi ha scritto poco fa un cliente che l’anno scorso ha frequentato il percorso ReSonance.
Aveva manifestato alcuni obiettivi durante il corso: cambiare lavoro, migliorare la forma fisica e così via.
A distanza di un anno li ha realizzati tutti. Ha riconquistato la forma fisica, cambiato lavoro ed ottenuto quello che desiderava.
Parliamo di cose su cui stava lì a arrovellarsi da tanti anni.
Oggi stavamo amabilmente chiacchierando in chat parlando degli effetti del ReSonance nella lunga distanza, e mi dice:
“Sono convinto che il ReSonance abbia avuto un impatto forte sul cambiamento per me anche in relazione all’aspetto somatico (e te lo dico io che ho perso 20 kg…) ma se dovessi raccontare come effettivamente ha agito non riesco a capirlo. Credo che questo sia un limite del Resonance.”
Insomma: So che funziona ma non so come.
Ed è molto interessante perché ci noto uno schema: una persona che ha studiato una cosa per qualche mese, ha avuto degli effetti sorprendenti ma il fatto che LUI non riesca a capirlo fino in fondo -> questo è un limite DEL MODELLO.
😀 😀 😀
Ovviamente ho risposto che studio e ricerco in questa direzione da 15 anni, che potrei raccontargli un sacco di cose su come si lavora a livello somatico e linguistico per ottenere questo tipo di risultati etc… etc… etc… e che se continuasse a studiare con me O ALMENO PRATICASSE il metodo allora capirebbe molto di più.
Però il pattern è questo: “siccome IO non capisco come ha funzionato il sistema -> allora il sistema non va bene.”
In sostanza: attribuire all’altro dei limiti miei 😉
E la mia risposta è che se avesse compreso subito in ogni aspetto come ho fatto a generare questi effetti, non avrebbe avuto bisogno del ReSonance, perché l’avrebbe fatto da solo.
*** Ma il pezzo importante della questione non è neanche questo. ***
Il pezzo DAVVERO importante di tutta la faccenda è che la comprensione delle cose ce l’hai SOLO SE pratichi qualcosa che ancora non comprendi perfettamente.
La trasformazione è un processo che richiede tempo e richiede che tu effettui una pratica di quello che hai appreso QUANDO ANCORA NON COMPRENDI DEL TUTTO QUELLO CHE STAI FACENDO.
Se aspetti prima di capire e poi pratichi ti chiederai sempre dove sono i limiti del sistema.
Se pratichi e capisci, avrai anche una comprensione migliore dei TUOI limiti e potrai superarli.
Ed è vero che venendo al ReSonance si impara molto bene a fare Coaching e si ricevono allo stesso tempo gli effetti notevoli che essere esposti a questo modello genera…
Ma è vero anche che se vuoi ‘capire tutto’ prima di sporcarti le mani a fare del vero Coaching che trasforma in profondità… non lo capirai mai.
Scrivi un commento