L’abilità di raccontare e seguire una storia richiede capacità cognitive che sono fondamentali per la neurobiologia della nostra mente.
Le Neuroscienze non possono naturalmente dirci tutto sulle storie, ma è anche vero che la nostra specie probabilmente non produrrebbe così tante narrazioni se non fossero in qualche modo “cibo” per il nostro cervello e per le nostre interazioni con il mondo esterno.
Che tipo di cervello abbiamo per permetterci di raccontarci storie?
E in che modo le storie cambiano il nostro cervello?
Come fa una storia a ordinare gli eventi nel tempo, ad imitare le azioni?
Come fa una narrazione a metterci in relazione con il contesto intorno a noi?
Questi temi sono allineati ai temi caldi delle Neuroscienze contemporanee:
– la sincronia temporale
– il circuito azione-percezione nella cognizione
– i processi di rispecchiamento della embodied cognition.
Ne parliamo nella prossima MasterClass di Soluzioni Non Convenzionali il 5 gennaio.
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https://www.simonepacchiele.com/storie-a-lavoro/
Un abbraccio,
Simone