Uno dei temi principali con cui ho scelto di lavorare nel coaching negli ultimi anni è quello di aiutare le persone a prendere decisioni efficaci riguardo la propria professione e di dargli degli strumenti nella transizione da un lavoro ad un altro.
Ovviamente cambiare lavoro, passare da un lavoro che non ami più a quello che vorresti fare, soprattutto quando hai successo nel lavoro che stai facendo e che non ami, non è semplice.
E’ sempre presente una barriera, una soglia da superare.
Possono essere delle persone che ti ‘impediscono’ di accedere al nuovo lavoro, una situazione che sembra non sistemarsi mai perchè tutto sia a posto e tu possa fare il salto. Qualcosa di esterno da te che impedisce il cambiamento. Tu hai già deciso, hai già fatto tutto quello che serve per cambiare… ma il mondo non sembra adeguarsi a questa tua decisione, e sembra volerti trattenere dove sei, anche se tu non vuoi starci più.
Quando siamo in un posto, fisicamente o nella nostra vita, e vogliamo spostarci in un altro posto… c’è un ostacolo da superare, una soglia che deve essere oltrepassata.
C’è un simbolo molto bello nella tradizione ebraica… ed è quello della stella di Davide, quella a sei punte. Te la mostro qui sotto.
In questa unione di due triangoli, è racchiusa perfettamente l’idea di soglia.
Il triangolo che punta verso l’alto rappresenta quella che chiamerei… la tua aspirazione. La direzione verso cui vuoi andare. E’ il movimento. Tu se qui, ma non vuoi più starci. Il mondo deve ancora accorgersente, ma tu, dentro, ti sei già mosso.
Quello con la punta in giù è l’impedimento che sperimenti, è l’inerzia che ti costringe a star fermo. E’ la situazione bloccata. E’ quello che non si muove e ti costringe a stare li. Ma è anche la porta che si apre. Quella che ti da accesso al movimento.
Tutto quello che nella tua vita si mostra come un impedimento può essere visto e trasformato, letteralmente, come lo strumento per il tuo movimento in avanti.
E dal mio punto di vista questa idea ha sempre a che fare con un’altra idea, che è quella di andare in profondità.
La mia idea è questa: non puoi muoverti verso altro, se prima non sei andato in profondità in quello che stai facendo – anche se non ti piace.
Per andare in profondità intendo finire quello che hai iniziato. Avere successo in quello che fai, anche se prevede che tu faccia cose sgradevoli che non ti va di fare. Che cambi prima qualcosa in quello che fai, per riuscire bene in quello che non ti piace.
Fare quello che va fatto, e che sai va fatto. Anche se non ti va di farlo. Poi potrai muoverti in avanti verso il lavoro dei tuoi sogni.
E’ quello lo scopo della soglia. Bloccarti per farti cambiare – se decidi di farlo – solo allora potrai andare avanti.
Nella tradizione degli Indiani d’America chi voleva diventare un ‘clown’, il buffone di corte, che mostra alla tribu la realtà con gli occhi puri di un bambino… doveva passare attraverso prove… non troppo gradevoli, come quella di mangiare degli escrementi di cane.
Non c’è bisogno di arrivare a tanto, ovviamente. Ma il senso è questo:
Qual è l’ostacolo che è presente adesso nella tua vita a livello professionale, e come lo trasformi nell’elemento che ti consente di muoverti in avanti, facendo quello che va fatto?
Se riesci a vedere quello che c’è dall’altra parte… quella che hai davanti è un cancello, non è una porta chiusa.
Portare le persone ad essere chi sono per passare avanti… questo è quello che faccio con le persone nel coaching e nei seminari ReSonance.
Ti aspetto al prossimo, il 12 e 13 ottobre.
Simone Pacchiele