Oggi voglio scrivere di un argomento ‘caldo’: i giovani ed il lavoro… e l’occasione per farlo ce l’ho da un articolo letto qualche tempo fa su un quotidiani. Oggetto: la crisi ed i giovani.
Non molto incoraggiante, a dire il vero, soprattutto nella parte in cui il sito pubblica le lettere di ragazzi e ragazze che possono dire quello che pensano, indicandi insieme ad alcuni loro dati come titoli di studio, lavoro attuale, retribuzione.
C’è un intervento che mi ha colpito… Ed è di una ragazza che si stupisce perchè ha tre lauree e parla 4 lingue ed è disoccupata, e se la prende con chi non la assume, con le società che le offrono posti di scarso rilievo all’interno dei propri organici.
Ed il fatto per cui ci stupiamo di una situazione del genere in cui una persona ha titoli di studio ‘qualficanti’… e addirittura … multipli.. dipende dal fatto che siamo sempre stati abituati a pensare all’equazione titoli di studio UGUALE lavoro assicurato. Ed in molto casi è DAVVERO così.
Ma ora voglio farti una domanda provocatoria: perchè qualcuno dovrebbe interessarsi che questa persona ha tree lauree e parla 4 lingue?
E faccio questa domanda per un motivo… e questo motivo è che, per un attimo solo, voglio interpretare ogni cosa tra quelle a partire da uno specifico filtro.. e per un attimo voglio tralasciare tutte le lauree che puoi avere… e tutte le lingue che parli… e questo filtro è quello del valore che apporti alla vita degli altri.
Quindi: che valore apporti alla vita degli altri?
In che modo abbellisci o rendi più ricca l’esperienza delle persone intorno a te? Della tua città? Del tuo quartiere? Anche solo del tuo palazzo? Delle persone intorno a te?
In che modo la tua laurea, le tue lingue, le tue abilità si trasformano e si modellano intorno ai bisogni delle persone per rendere le loro più vite più ricche, emozionanti, belle?
Quando ti abituerai ad interpretare tutto quello che fai dal punto di vista del valore che apporti alla vita delle persone intorno a te, inizierai a renderti conto anche che questo, in fondo, è l’unico filtro che conta.
Si, l’unico.
E non sto dicendo che devi iniziare a valutare tutto dal punto di vista economico.
Che devi considerare le persone come qualcosa a cui dare per ottenere in cambio dei soldi.
Ma iniziare a considerare che le lauree e le lingua parlate da sole non apportano valore a nessuno.
Cosa ci fai con quelle lauree?
Cosa dici con quelle quelle quattro lingue parlate?
Che relazioni crei?
Che esperienze rendi accessibili a chi ti è intorno partendo dalle conoscenze che hai acquisito studiando?
E.. aspetto i tuoi commenti qui sotto.
Alla prossima!
Simone