Prova a ricordare come è stato imparare tanto tempo fa una nuova attività, anche banale: quando hai preso le prime lezioni di spagnolo. La prima settimana di pratica di uno strumento. Quando hai imparato l’html, o le prime lezioni di karate. Cose abbastanza normali, insomma.
La sensazione diffusa del primo periodo in cui pratichi qualcosa di nuovo è: facilità. Tutto viene semplice, e ad uno sforzo relativamente esiguo corrispondono progressi più che proporzionali. La maggior parte delle volte funziona così.
Nel primo stadio di apprendimento di una disciplina spesso si ottengono risultati che danno soddisfazione. Subito.
Quando ho iniziato a suonare la tromba,ogni giorno era un miglioramento. Raggiungevo note sempre più alte del giorno prima, e questo avveniva senza troppo sforzo. Negli anni successivi i miglioramenti erano meno evidenti, ma continuavo comunque a progredire. (E tra parentesi, suonare la tromba è una attività che faccio per piacere, non mi interessa diventare un ‘maestro’, Mi basta saper improvvisare decentemente su qualche standard jazz non troppo complesso).
Malcolm Gladwell, nel suo libro ‘Outliers’ dice che per diventare un maestro in qualcosa servono 10.000 ore di pratica.
E nella singola attività in cui ho deciso di dedicare 10.000 ore del mio tempo, il lavoro di formatore e di coach, ho potuto verificare che questo è vero.
Ma quello che ho notato io è che, più o meno a metà di queste 10.000 ore, quando sei intorno alle 5000… succede qualcosa di particolare.
E’ come trovarsi nell’estremo inferiore di una parabola (guarda la figura).
In ogni attività a cui ti dedichi, compreso il tuo lavoro, c’è un punto di passaggio tra dove sei considerato ‘bravo a fare qualcosa’ e il punto in cui ti sembra di non migliorare più.
A 5000 ore sembra di non andare nè avanti nè indietro. Indipendentemente da quello che fai, non succede niente. Non passi al livello successivo di bravura anche se ti dedichi 15 ore al giorno a cercare di migliorarti in quella cosa.
Se hai praticato un lavoro o qualsiasi disciplina per diversi anni hai sicuramente notato che funziona più o meno così:
- Si migliora
- Il miglioramento si interrompe
- Cambi qualcosa in quello che fai
- Migliori di nuovo dopo qualche settimana o mese
Il processo continua così ma appunto… fino alla metà delle famose 10.000 ore che servono per diventare un maestro. E in quel momento è davvero difficile perchè QUALSIASI cosa fai, letteralmente sembra non succedere niente.
Il modo in cui me lo spiego io è che questa parte del processi è indispensabile per ‘accumulare energia’… costruire massa critica per avere la forza necessaria per scalare la parete verticale che vedi nel disegno.
E di solito le persone a questo punto hanno davanti delle scelte… abbandonare il proprio strumento, o la propria disciplina e mettersi a suonare qualcos’altro. Abbandonare quel tipo di lavoro. O cambiare metodo e insistere di più.
Il punto è: vuoi continuare a fare quello che fai?
Perchè vedi… secondo me ‘la fossa’ ha uno scopo ben preciso. Ti permette di capire se quello che stai facendo è davvero la ‘tua cosa’. Ti permette di acquisire chiarezza. La chiarezza che arriva quando definisci la tua intenzione ed il tuo scopo nella vita. E solo quando ha quel tipo di chiarezza puoi proseguire nel migliore dei modi.
Quello che aiuta di solito le persone con cui lavoro a raggiungere questo tipo di chiarezza è rispondere a delle domande ben precise. E queste domande sono:
- Cosa c’è alla fine delle 10.000 ore per te? Cosa c’è alla fine del tunnel, quando avrai superato ‘la fossa’?
- Perchè vuoi arrivare alla fine delle 10.000 ore? (vuoi avere più soldi? Più significato nella tua vita? Più soddisfazione?)
- Se non stessi qui ad insistere così tanto per superare questo scoglio che hai incontrato ora… cosa preferiresti stare a fare?
Una volta che hai risposto a queste domande nelle maniera più onesta possibile, probabilmente avrai acquisito più chiarezza.
Ti dico quali sono, per esempio, le risposte di una persona con cui ho lavorato in un corso recentemente quando le ho domandato queste cose.
- Alla fine del tunnel per me c’è il lavorare organizzando il mio tempo come voglio e la capacità di far stare bene le persone
- Voglio raggiungere le mie 10000 ore perchè per me significa raggiungere un sogno, ed allo stesso tempo perchè così riesco a mantenere la mia famiglia nel migliore dei modi dedicando anche il tempo che desidero a loro.
- Non saprei dove altro potrei impegnarmi, in questo momento. Probabilmente starei facendo la stessa cosa, perchè è quello che amo fare.
Quando raggiungi questo grado di chiarezza, non ha importanza se diventi il più grande nel tuo settore o continui ad avere la vita che hai sempre fatto.
E paradossalmente questa è la condizione che rende più probabile il fatto che diventi davvero il più famoso, conosciuto, ricco e bravo in quello che fai. Perchè da questa posizione, fai le cose senza sforzo.
In quel momento, cambiano le regole del gioco.
Se vuoi imparare a cambiare le tue regole del gioco, e ad essere esattamente così… ti invito a partecipare al corso Il Lavoro Perfetto.
Chi ti ha detto che suono (suonavo ai me) la tromba? Chi ti ha detto che stò imparando l’ Html?
Lettura del pensiero a distanza :)))) Erano degli esempi, ovviamente…