Ci sono tanti motivi per cui ci si alza dal divano e ci si iscrive ad un corso di Coaching.
C’è chi lo fa perché trova soddisfazione nel sentirsi dire in aula da un trainer i contenuti che ha già letto in un libro. Per sentire la conferma che è bravo.
C’è chi lo fa per sentirsi coccolato, compreso con empatia. Per affidarsi ad un trainer che gli dice ‘va tutto bene, ci sono qua io’.
C’è chi lo fa per incontrare altre persone.
Sono tutte motivazioni più che legittime, che comprendo e apprezzo.
Personalmente insegno con un solo scopo in mente: portare le persone a fare cose che prima non hanno mai fatto.
Ottenere risultati che ora non ottengono.
Perciò, non blandisco le persone.
Forse non sono neanche troppo simpatico, all’inizio.
Il fatto è questo.
Io non voglio far star bene le persone che si rivolgono a me.
Non sono un ‘artista dello spirito’.
Non motivo le persone.
Non creo connessioni tra i Cuori.
Non voglio neanche farle essere felici. La felicità si trova altrove, non in un corso.
Io faccio una cosa sola.
Metto le persone in grado di ottenere risultati.
Veri. Duraturi. Concreti. Misurabili.
Risultati che non ottengono e cose che non fanno perché sono bloccasti in loop che non riescono a vedere.
E siccome sono bloccati, non fanno le cose che dovrebbero fare e che sono davanti a loro ma non vedono…
Uso le strategie che servono. Con il minimo ego possibile e tanta, tanta, tanta attenzione e precisione linguistica e comportamentale.
Non devo accreditarmi come un ‘moderno guru’ o un maestro spirituale, perché non lo sono.
Quello che però posso dirti è che faccio MOLTO bene il mio lavoro, se avrai la pazienza di portarlo fino alla fine.
Lo faccio da 15 anni, ogni giorno. Ogni santo giorno a parte Natale e le feste comandate.
Non mi interessa farti star bene per un giorno, una settimana o un mese. Voglio che evolva e superi ciò che fino ad oggi ti ha impedito di essere chi sei veramente.
Ci vediamo presto, se vorrai.
Simone
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