[ATTENZIONE: Contiene soluzioni non convenzionali, non adatte ai motivatori e agli esaltati da sviluppo personale stile ‘amerricano’]
Mini-corso #ReSonance sugli obiettivi – Parte 1.
Ci risiamo,
tra meno di un mese molti di voi andranno in vacanza, tempo di riposo ma anche per fare il bilancio dell’anno e progettare cosa si vorrà fare da settembre.
Molti diranno cose come ‘Userò queste vacanze per smettere di fumare… raggiungere una buona forma fisica… perdere 10 chili… trovare un nuovo lavoro… magari trovo un metodo che mi consente di capire come triplicare i guadagni’.
Se poi guardo la mia casella di posta in questo momento, ci sono (almeno) 20 o 30 messaggi da parte di ‘motivatori’ di varie estrazioni che mi esortano a cambiare alcune cose della mia vita ed a realizzare i miei obiettivi, per un’estate piena di ricchezza, gioia, amore.
Evviva.
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In questo articoli e nei prossimi voglio dirti come la penso io sugli obiettivi – e voglio darti una serie di informazioni che puoi iniziare a mettere in pratica da adesso per realizzare portare i cambiamenti che vuoi nella tua vita. Anche PRIMA dell’estate.
E’ un idea molto ‘potente’ quella dell’inizio – un reset che riporta la palla al centro, e ti consente di ripartire da una condizione mentale in cui, appunto, ti lasci alle spalle quello che non è andato quest’anno.
A volte avere questo tipo di reset funziona, a volte no.
Ma ci sono due idee molto precise che ti permetteranno di aumentare (di molto) la probabilità di ottenere ciò che desideri da qui in avanti. E voglio spiegarteli nel resto di questo articolo, e nei prossimi che scriverò qui.
La prima idea è quella di utilizzare un ‘modo’ specifico (e poco convenzionale) con cui decidi oggi quali sono i tuoi obiettivi.
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Per quanto possa sembrarti ‘non convenzionale’, ho imparato a lavorare sugli obiettivi, guardando lavorare chi si occupa di Neuroscienze ma anche di discipline prettamente fisiche come il Feldenkrais, il metodo Alexander ed altri approcci corporei.
Alla fine le Neuroscienze hanno compreso che il corpo e la mente funzionano in maniera perfettamente isomorfica, e se non vogliamo fare un Coaching puramente mentale e staccato dalla realtà, dobbiamo – e ripeto DOBBIAMO – integrare la componente somatica nella riscrittura dei comportamenti che vogliamo avere per generare performance migliiori.
Una delle cose che mi ha sempre colpito quando osservo chi, nelle discipline corporee, sa fare il suo mestiere, è che per far passare per esempio, il dolore in un punto preciso della schiena di una cliente, quasi mai agirà direttamente trattando quel punto.
Mirerà piuttosto a costruire un equilibrio, una ‘struttura’ per la persona, un modo di stare dritti, di camminare in cui quando è così, quel dolore ha minore probabilità di presentarsi.
Lavorerà sul rendere più elastiche le spalle, o sul portare il bacino in una posizione precisa. Amplierà la gamma dei movimenti del resto del corpo, ed una volta che ti muovi bene ed in maniera più libera – è semplice per il tuo corpo, muoversi in posizioni in cui il mal di schiena non esiste per te.
Non ‘elimina’ il mal di schiena, ma ti ridà una serie di gradi libertà nel tuo corpo, in cui puoi decidere – attraverso i tuoi movimenti – se avere o non avere il mal di schiena. E’ così che lavora uno bravo in quel campo.
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Ma torniamo agli obiettivi. Come puoi applicare questa idea con gli obiettivi che vuoi raggiungere?
Voglio spiegartelo con un esempio: poniamo il caso che uno dei tuoi obiettivi sia quello di smettere di fumare.
Una volta che hai deciso che questo è il tuo obiettivo, puoi decidere di lavorarci in diversi modi e con diverse tecniche disponibili. Ne esistono a centinaia… dai corsi specifici a libri, o dei corsi dal vivo anche. Quindi ti metti alla ricerca del libro, decidi che domani vai a comprarlo in libreria… o che tra due mesi parteciperai ad un corso per smettere di fumare.
Oppure puoi decidere un’altra cose: di iniziare a correre oggi stesso per 5 soli minuti, e di farlo per 5 minuti tre volte a settimana – e di correre 2 minuti in più ogni settimana che passa.
Pensaci: tra quattro mesi settimane correresti 40 o 50 minuti.
E ti assicuro che quando uno è in grado di correre per 40 minuti, il corpo è cambiato in maniera tale da non avere più voglia di fumare.
E’ molto più semplice, e costa meno energia, decidere una azione che dura cinque minuti oggi e di cui sai che puoi avere il controllo, che decidere di smettere di fumare con una unica grande decisione.
Ed è molto più efficace costruire una struttura – un corpo allenato, i polmoni che respirano bene, un cuore che pompa forte il cuore, gli ormoni del piacere che si liberano quando fai una sana attività fisica. Te lo garantisco, quando hai quel tipo di struttura, fumare diventa praticamente impossibile.
Primo consiglio: invece di decidere un obiettivo, fai di più: decidi di avere una struttura che quando è presente, quell’obiettivo li è praticamente già realizzato.
Stranamente ti accorgerai che è molto più semplice fare questa cosa e renderla ‘frazionabile’ in un serie di passi discreti (i 5 minuti di corsa al giorno) piuttosto che decidere di implementare direttamente l’obiettivo iniziale.
Ah… questo approccio di cui ti parlo riguarda il cambiamento e la trasformazione nel mondo reale. E riguarda una trasformazione sistemica e globale, non la risoluzione di un singolo problema. Utilizzo questo approccio da almeno 7 anni quando lavoro con manager, musicisti professionisti, sportivi olimpionici, e quando tengo corsi relativi al cambiamento ed alla performance agli studenti in Università Bocconi.
Se mi hai seguito fino a qui… beh adesso guarda la pagina del Corso di Coaching ReSonance, in cui imparerai a raggiungere i tuoi obiettivi partendo da una struttura in cui funzioni bene – e fai funzionare bene gli altri.
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