
Stamattina parlavo con un cliente in una sessione di
Coaching 1 a 1, e mi dice:
"Io in azienda sono considerato l'uomo del fare, i colleghi mi chiamano caterpillar - eppure in questi giorni di lavoro agile mi rendo conto che potendo scegliere come organizzare la mia giornata faccio fatica ad organizzarmi"
Ieri ho ricevuto questa mail. Qualcosa di molto simile, nella struttura.
Ciao Simone da quando è cominciato questo casino del coronavirus mi sento chiuso in me stesso.
Ormai passo molto del mio tempo in casa, sport praticamente ridotto a zero e anche fisicamente mi sento debole.
Faccio fatica ad avere una attitudine generativa ora che molte cose che prima facevo sono sparite improvvisamente. L'informazione che leggo e che sento mi sembra che sia in buona parte interessata al sensazionalismo più che all'approfondimento dei fatti.
L'orizzonte temporale di questa situazione sembra dilatarsi sempre più e ciò non mi da molta fiducia. Tu come vivi questo momento? Ti ringrazio e ti auguro il meglio!
Adesso.
io penso che questa cosa dello stare più fermi in casa
e di vedere le proprie routine alterate
(se stiamo bene ovviamente)
mette in luce qualcosa che fino ad ora non era emerso pienamente.
Mette in luce chi ha una vera direzione e chi no.
Chi 'reagisce' e segue un ritmo che non ha scelto lui e che è dettato dall'esterno
le cose da fare / le riunioni / gli appuntamenti fissi / le lezioni di inglese
mettici quello che vuoi
tutto quello che DEVI fare
che fino a venti giorni fa scandiva il ritmo della tua giornata
E chi invece detta il suo ritmo e lo dà agli altri
E il punto è sempre quello
Fare tante cose, avere le giornate piene
possono essere cose che nascono da una attitudine esterna
della serie è il contesto che guida e tu segui
oppure interna:
tu detti il tempo, a te e agli altri.
Nel primo caso, quando il contesto smette di pressarti… smetti anche di andare avanti.
Non c'è più nessuno a motivarti e a spingerti da dietro.
E va bene, un po' di riposo ci sta anche.
Nel secondo caso in cui sei tu ad avere una vera direzione, non hai bisogno di un contesto che ti spinge. O magari si, ma lo senti sicuramente molto meno di chi non ce l'ha.
Secondo me è fondamentale capire se fino ad ora sei stato davvero tu a dettare il ritmo o erano gli altri e tu seguivi.
Parliamone.
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