Ogni tanto sento dire le persone che vengono ai corsi ReSonance che una delle cose che vogliono è ‘creare una rendita passiva’, traduzione dall’americano ‘passive income’.
In pratica: organizzare un sistema strutturato in modo che ti entrano soldi senza che tu debba fare niente.
Stamattina è venuto a trovarmi un amico imprenditore, appassionato di sviluppo personale, per discutere di una potenziale progetto di formazione, e ad un certo punto – anche lui – ha detto la frase magica: ‘Voglio creare una rendita passiva’.
E mi sono deciso a buttare giù la mia lista delle 7 cose che secondo me devi sapere se vuoi creare la tua rendita passiva.
1. Quella della ‘Rendita passiva’ è un’idea virale.
Virale come l’idea che tu stai li a far quello che ti piace più e nel frattempo ti entrano dei soldi. All’impiegato di banca, al giornalaio, all’imprenditore che si sbatte tutto il giorno avendo a che fare con clienti che a volte manderebbe volentieri a quel paese, questa idea sembra un sogno.Mollare tutto – e dedicarsi a quello che ti piace di più – e lasciare che i soldi arrivino da soli sul conto. Se non fosse un’idea così virale non si spiegherebbe perchè basta che una persona abbia frequentato due o tre corsi di sviluppo personale per essere automaticamente ‘abbonato’ all’idea di rendita passiva.
2. E’ possibile creare rendite passive?
Si, secondo me a patto che ti lavori duramente per 4 o 5 anni per imparare nel tuo specifico ambito di expertise, come organizzare il lavoro in un certo modo. Se lo vuoi fare con i prodotti digitali, imparare a farlo bene richiede un sacco di tempo. Se vuoi farlo investendo con il trading stessa cosa. Et cetera…
3. Ok, ho capito: vuoi lasciare un lavoro che non ti piace, creare rendite passive e dedicarti a quello che ami di più.
Ma allora scusa, visto che comunque devi passare 4 o 5 anni a studiare come creare rendite passive per poi dedicarti a quello che ami.. perchè non passi a quel tempo a cercare di capire come trasformare quello che ami di più in un lavoro?
Come dire: le persone cercano prima di creare una rendita passiva per poi sentirsi libere di fare quello che vogliono.
Quello che ti consiglio è: fai quello che vuoi, e trasformalo in un lavoro. Ci vuole un certo carattere per farlo, e bisogna anche sapere come si fa. Tra l’altro è una delle idee di cui sentirai parlare nel corso sul modello ReSonance.
4. La rendita passiva ‘pura’ non esiste.
A meno che non fai un ottimo matrimonio, o vinci alla lotteria – anche gestire il sistema che ti da dei soldi ‘automaticamente’ richiede tempo e lavoro. Ho amici che fanno network marketing. Con questa idea di creare la loro rendita passiva fanno più riunioni loro che l’amministratore delegato della Fiat, incontrano un sacco di potenziali clienti per creare la propria rete. E quello non è lavoro? E pensi che la rete non vada tenuta in piedi, dopo che sarà creata?
5. Scegliti una cosa che ti piace al punto da non sembrarti neanche lavoro. Questo faciliterà di molto la creazione di una vera rendita passiva.
Conosco persone che volevano creare la loro rendita passiva facendo trading di borsa. Una delle cose a mio avviso più stressanti al mondo, bisogna esserci nati secondo me. Io per esempio non ci riuscirei mai. Sono le persone più stressate che conosca al mondo, a forza di star dietro a sistemi, numeri e tutto il resto che quel lavoro comporta. Saresti in grado di gestirlo?
Quando avrai la tua rendita passiva (decidi tu di quanto) a cosa ti vuoi dedicare? Vale la pena di passare un pò di tempo per cercare di rispondere a questa domanda – Probabilmente la chiave della tua evoluzione professionale è qui. E’ qualcosa a cui le persone non pensano mai. Passano la vita a pensare che prima devono fare qualcosa per poi dedicarsi nel loro lavoro a qualcosa che amano davvero. Da un punto di vista logico è un nonsense. Eppure scegliere ciò che si ama ed impegnarsi per farlo diventare il centro del proprio lavoro sembra essere la cosa più difficile al mondo.
6. Creare una rendita passiva è sempre un ‘processo’ non un atto che finisce, e per seguire questo processo devi imparare ad anticipare il cambiamento che avviene nel sistema.
Anni fa uno dei sistemi più efficaci per generare rendite ‘quasi passive’ era aprire una attività di affitto videocassette automatica, tanto per dire. Oggi non ne esistono più, da almeno 10 anni. Quanti dei sistemi che oggi sono capaci di generare una rendita passiva sono in grado di sostenere nel tempo questa capacità? E dove va il sistema? Da quali segnali lo capisci?
7. Creare una ‘rendita passiva’ è possibile a patto di trasformare il livello di perfomance che generi.
Il modo in cui decidi di organizzare te stesso, il tuo lavoro, e quello dei tuoi collaboratori per portare tutto il sistema in una posizione in cui ha un fortissimo senso di identità – ed opera a partire da li. Quando tutte le persone nell’organizzazione allineano ‘chi sono’ a quello che fanno – l’intera struttura diventa più efficiente di diversi ordini di grandezza. E solo allora, a mio avviso è possibile iniziare a pensare di generare rendite passive.
(E non sto parlando di motivazione, o di ‘vision aziendale’, o di mission. Tutti termini che non amo particolarmente e che per me nascondono spesso… il niente).
Buone riflessioni.
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Simone Pacchiele