Quando mi sono avvicinato allo sviluppo personale (ed è successo oramai più di 15 anni fa) ero alla ricerca di tecniche che mi dessero maggiori risultati nella vita personale e professionale.
Ma quello che ho capito molto presto è che in realtà non cercavo semplicemente maggiori risultati, ma maggiore controllo della mia esperienza.
Ti spiego.
Ero già bravo a fare il mio lavoro, ogni tanto riuscivo anche a fare qualcosa di molto buono, solo che a volte, quando il contesto cambiava e le cose intorno diventavano un po’ diverse, non riuscivo a ripetere le performance della volta precedente.
Non c’era continuità, non c’era controllo su quello che facevo. Era un po’ come se le performance eccezionali che capitavano ogni tanto dipendessero dal caso, da una buona stella o dall’allineamento di alcuni astri che benevolmente quel giorno avevano deciso che andasse così.
Che per me non aveva senso, ovviamente.
Era come se, appurato il fatto che ero comunque bravo a fare le mie cose, quando la situazione intorno cambiava, questo aveva un impatto così determinante sui miei risultati da farmi credere che … non ero poi così bravo.
Ed ho scoperto che questo è esattamente quello che succede per molte persone che già sono brave a fare qualcosa.
Al violinista, che si chiede perché una sera suona come Accardo e la sera dopo, in un teatro diverso con un pubblico diverso, suona mediocremente
Al venditore che in certe giornate chiude 8 contratti e poi per una settimana niente
All’atleta che nello stesso stato di forma a volte c’è con la testa a volte no
All’imprenditore che in certe giornate ha una visione chiara del suo ruolo e tre giorni dopo si sente costretto a micro-gestire le bagattelle della sua azienda perdendo la visione di insieme.
E’ ovvio che tutti questi professionisti sono già bravi a fare qualcosa. L’hanno già dimostrato più e più volte.
Non hanno bisogno di suonare meglio, vendere meglio, prendere decisioni migliori.
Già sanno come si fa. E anche molto bene.
Quello di cui sentono di avere il bisogno non è solo ottenere più risultati.
E’ ottenere MAGGIORE CONTROLLO.
Rendersi conto di cosa c’è nel contesto in cui operano e tenerne conto di che impatto potrebbe avere sulla loro performance, ed ADATTARE quello che fanno al contesto.
E’ questione di controllo e di sensibilità.
E questa non si sviluppa con delle semplici tecniche o con la motivazione, come molto sviluppo personale vorrebbe far credere.
Quello che infatti ho trovato nel mondo dello sviluppo personale (compresa la PNL – di cui sono comunque trainer anche per la parte relativa al Coaching) è una serie di tecniche che non si riferiscono davvero alla persona.
Che pretendono di darti delle soluzioni ‘assolute’… di farti ottenere più risultati… ma che non tengono conto che a volte tu già sei al meglio di te e performi nella maniera migliore. Sono tecniche che spesso perdono di vista il contesto in cui sei immerso.
Per questo nel ReSonance non parliamo di tecniche, ma di ‘sistemi’ e di esperienze che ti permettono di accedere a questo sistemi di performance.
Sistemi che ti danno gradualmente la capacità di sviluppare la sensibilità su dove stai andando in ogni momento, su cosa vuoi in ogni momento, su cosa c’è intorno a te in ogni momento, su come puoi agire per ottenerlo in ogni momento.
E impari a farlo, da subito, in maniera così naturale da non doverci più pensare.
Perchè infatti quello che a me succedeva quando studiavo il classico Coaching, PNL, sviluppo personale… era che mi rendevo conto di aver accumulato un enorme bagaglio di tecniche, di trucchi, di strategie, di ricette per risolvere problemi… che funzionavano benissimo in una aula d corso… ma che una volta uscito fuori non ero in grado di usare perché è quasi impossibile ricordarsi di usarle in contesti reali.
Che te ne fai di qualcosa che funziona solo in aula di corso e che appena lo porti fuori non riesci ad usare al 100%?
Le tecniche non funzionano. Perché devi ricordarti di usarle nell’esatto momento in cui servirebbe usarle. E per esperienza sono sicuro che non lo fai quasi mai?
Ce lo vedi un venditore nel mezzo di una trattativa entrare dentro di sè e dirsi ‘adesso uso questa tencnica linguistica’ e nel frattempo il cliente continua a parlare?
O il violinista mentre suona pensare ‘adesso devo usare la tecnica di concentrazione’…
Non funziona così.
Un sistema invece è qualcosa che una volta che hai messo in funzione, lavora per conto suo senza che tu debba preoccuparti di attivarlo.
E’ questa l’idea di trasformazione che seguiamo nel ReSonance.
Ci vediamo in uno dei prossimi corsi.
In estate oppure a Roma / Milano
A presto,
Simone
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