So che può sembrare strano, ma solo dopo diversi anni di lavoro mi sono reso conto che sono molte di più le persone con cui scelgo di NON lavorare nel coaching individuale (e di accettare ai corsi) che le persone che accetto come clienti. E quella di limitare il numero ed il tipo di clienti sia una cosa che succeda prima o poi in maniera naturale a tutte le persone che fanno lo stesso mio lavoro.
Ho scelto di farlo per delle motivazioni molto personali, che riguardano lo stile di vita che cerco di mantenere e la qualità del lavoro, e soprattutto i risultati che voglio abbiano le persone che entrano in contatto con me.
Primo punto: una delle cose che desidero siano presenti nella mia vita è che per me lavorare deve essere un piacere, e desidero lo sia anche per i miei clienti. E se devo passare 4 o 5 ore a lavorare con un cliente preferisco che sia, prima che un cliente anche una persona con cui ho voglia di passare del tempo.
Quando questo succede, entrambi guadagniamo tantissimo dal lavoro che facciamo insieme, ed i risultati sono ottimi. Molto spesso è così.
Alcune volte può non esserlo, e se me ne accorgo scelgo di non lavorare con quella persona, per il suo e per il mio bene, e per la soddisfazione reciproca di entrambi.
Due: capita molto raramente chi si rivolge a me chiedendo di risolvere o di affrontare problemi psicologici o di salute. Ecco, io NON FACCIO TERAPIA: insegno delle tecniche o facilito le persone a prendere delle decisioni per migliorare la propria vita ed il proprio business, oppure do loro delle idee e gli insegno a portarle nella loro vita e ad applicarle. E questo lavoro è straordinariamente efficace per le persone sane ed equilibrate. Ma NON FACCIO TERAPIA: l’approccio che uso e l’area delle mie competenze non ha niente a che vedere con la psicologia.
Per capirci: non faccio, nè insegno, “prevenzione”, “diagnosi”, “attività di riabilitazione e sostegno in ambito psicologico”. Punto.
Tre: ogni tanto c’è anche qualcuno che trova piuttosto alto il costo del coaching individuale con me.
Questo è quello che penso a proposito…
Ci sono occhiali da sole che costano 250 euro 😉
Jeans che costano 250 euro…
Un Iphone costa almeno 650 euro (quasi tre volte tanto)
Per non parlare del costo orario per la consulenza di avvocati, consulenti di business, e così via.
Ed il mio lavoro non è indispensabile.
Il Coaching con me e’ esclusivamente per le persone che credono di trarre piu’ valore da me che da un paio di occhiali da sole nuovi.
E quindi voglio essere molto chiaro su questo: se per te non ne vale la pena non sei il mio cliente ideale.
(E se vuoi scoprire se ne vale la pena, c’è tantissimo materiale gratuito sul sito che apporterà enormi miglioramenti alla tua vita, se solo dedichi un pò di tempo ad ascoltarlo)
A presto!
Simone Pacchiele