Dal momento in cui siamo nati e poi per tutta la vita, siamo scelti.
Siamo selezionati per entrare in una scuola o in un’altra, siamo scelti per entrare in una squadra sportiva.
A volte siamo scelti e chiamati per un lavoro.
Hai mai pensato a come ad un certo punto diventa naturale per le persone sacrificare quello che vogliono davvero in cambio della sicurezza di essere scelti?
La mia idea, quella che mi sono fatto in anni di lavoro con le persone, è che non nasciamo con l’abilità di prendere decisioni. Siamo in qualche modo progettati con la tendenza a sacrificare ed a posticipare i nostri sentimenti, bisogni e le nostre passioni semplicemente per il fatto che non sappiamo come trasformarle in qualcosa che ci permetta di vivere bene da un punto di vista economico.
In qualche modo, siamo fatti così.
Ci sono due elementi che secondo me sono importanti quando si tratta di prendere decisioni efficaci per te.
Il primo elemento è che realmente molto spesso prendere una decisione efficace e metterla in atto con azioni che sono in linea con quello che hai deciso è contro-intuitivo.
Siamo ‘cablati’ e costruiti in maniera tale che per noi per esempio risulta più facile decidere tenendo presente un riferimento temporale a brevissimo termine piuttosto che valutare una lunga distanza.
Quando poi si parla di benessere economico, letteralmente non siamo ‘programmati’ per prendere decisioni e fare azioni che ci permettono di muoverci verso la ricchezza.
Siamo progettati per vivere ed essere efficaci in un contesto ed in un ambiente che non esiste più. L’ambiente culturale e sociale in cui dobbiamo essere performanti è cambiato, mentre l’evoluzione di come siamo fatti a livello biologico ovviamente è molto più lenta. E la nostra ‘zona di comfort’ ci spinge a fare sempre le stesse cose ed a preferire comportamenti e decisioni di cui conosciamo l’esito, piuttosto che fare qualcosa di nuovo.
Ma c’è un secondo elemento importante, che secondo me regola in misura ancora più forte il modo in cui le persone prendono le decisioni che possono portarle o meno nella direzione della vita che vogliono.
E questo elemento è quello narrativo, quello ‘mitologico’.
Le storie in base alle quali le persone vivono, le narrazioni presenti al loro interno molto e di cui neanche si accorgono molto spesso, sono quelle che determinano le scelte ricorrenti, le decisioni che con il senno di poi le persone chiamano ‘sbagliate’, perfino gli incontri che fanno.
Ti è mai capitato di ascoltare qualcuno dire cose come ‘non so come mai, ma nelle mie relazioni incontro sempre lo stesso tipo di persone‘?.
O qualcuno che ha sempre gli stessi problemi sul lavoro?
Che ‘attira’ sempre lo stesso tipo di persone?
Non è un caso, e non dipende dalle convinzioni che ha, o da quello che fa. Ma dalle ‘storie’ che girano al suo interno.
Uno degli aspetti del mio lavoro è far emergere la relazione che c’è tra le storie, le decisioni e le azioni che le persone prendono e i risultati che ottengono.
Quando inizi a portare attenzione alla struttura delle storie personale, inizi anche a scoprire la struttura ‘neurologica’ di come le storie sono sperimentate, interpretate, incorporate nella vita delle persone e come diventano parte degli schemi di stimolo e risposta nell’ambiente in cui vivi, hai relazioni, lavori.
Quello che fa una storia è ristrutturare. Anzi, questo è il cuore di quello che fa una storia. E quello che fanno le persone, in maniera assolutamente non consapevole, è mettere insieme le proprie storie personali – le storie di quello che siamo, di quello che possiamo fare, le idee i comportamenti i pensieri le emozioni e perfino le immagini che si accordano con noi. Tutti i tipi di influenze a cui siamo sottoposti e di esperienze hanno un effetto su di noi – quelle belle e quelle brutte. Ma l’elemento centrale è come percepiamo queste influenze e queste esperienze.
Questa angolazione è la storia. E quasi sempre è una prospettiva limitata, che può essere ampliata da nuove esperienze e nuove influenze. La nuova storia, quando è introdotta nel modo e nel momento giusto, ha un effetto potentissimo sulla tua vita.
P.S. Iniziare a far emergere gli schemi contenuti nelle nostre storie e vedere quali limiti (e quali possibilità) contengono … è il contenuto del primo audio del mese di novembre di Soluzioni Non Convenzionali
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