Una delle mitologie diffuse in questi anni dai ‘guri’ dello sviluppo personale e professionale è quello che se vuoi avere successo devi costruire una attività ‘scalabile’.
Che vuol dire attività scalabile?
Una attività che non ha i limiti intrinseci di alcune risorse che per definizione sono scarse. Una professione in cui non vieni pagato per le ore che lavori e che non presenta i limiti di quanto puoi lavorare ogni giorno.
Se fai il dentista la tua attività non è scalabile perchè puoi lavorare solo 6 o 7 ore al giorno.
Stessa cosa se fai il medico, il massaggiatore, se hai un ristorante, o se fai la prostituta (una prostituta che chiede 100 euro l’ora ha solo 24 ore in un giorno per poter lavorare. Ad un certo punto è probabile che raggiungerà il massimo possibile di quanto può guadagnare in un giorno).
Dentisti, consulenti, dottori, avvocati possono lavorare con un limitato numero di clienti al giorno. E per fare quel lavoro devono essere presente in prima persona… e non possono delegare la parte più importante di quello che fanno.
In questo tipo di attività le tue entrate economiche dipendono dalla tua presenza e dal fatto che sia tu a farle e – una volta superata la fase di avvio dell’attività professionale – sono più o meno prevedibili almeno come ordine di grandezza.
Se l’entrata media di un giorno è 10 puoi aspettarti che il giorno dopo anche se succede una magia a tuo favore tu possa guadagnare 20, o 30, o 100. Ma non 10.000 o 100.000. (qualunque cosa significhi 10, 100 o 100.000 per te).
E questo da molti è visto come un limite.
Perchè secondo qualcuno ‘devi rendere il tuo guadagno indipendente dal tuo tempo’.
Devi costruirti una ‘professione scalabile’, in cui puoi fare più soldi senza una aggiunta da parte tua di tempo e fatica.
Ma quali sarebbero queste professioni che permettono di ‘scalare’?
Se scrivi un libro di successo, ci metti sempre lo stesso numero di ore per scriverlo ed è molto diverso se vendi 50, 500, o 500.000 copie: lavori una volta sola, guadagni tanto per molti anni (pensa all’autrice di libri come Harry Potter)
Negli anni ’80 e ’90 se eri un cantante di successo potevi diventare estremamente ricco cantando una sola volta sul disco senza neanche fare concerti (Il gioco non funziona più – oggi il guadagno dei cantanti è principalmente nei concerti).
Quindi il consiglio dei guru della finanza personale è quello di costruire una professione scalabile: tutti a scrivere libri, tutti a creare startup e a creare sistemi che rendono indipendenti le proprie entrate dal tempo che ci mettono.
La cosa potrebbe essere in alcuni casi anche corretta in linea teorica ma ci sono due o tre osservazioni secondo me interessanti da fare…
La prima è che per una J.K. Rowling che scrive Harry Potter e vende milioni di copie ci sono decine di migliaia di autori di libri che vendono 50 o 100 copie del proprio libro. Il rapporto è uno a 100.000.
Per ogni Madonna o Tiziano Ferro che riempiono gli stadi e vincono dischi di platino ci sono centinaia di cantanti ugualmente bravi e spesso molto più bravi che per motivi non dipendenti da loro non venderanno copie del proprio disco.
Il fatto che tu diventi la nuova Madonna o il nuovo Tiziano Ferro è qualcosa che dipende da fattori imprevedibili e che richiedono che tu faccia qualcosa di sostanzialmente diverso da quello che hanno fatto i tuoi predecessori per avere successo, e che per questo non potrai masi sapere prima se funzionerà. Successo e prevedibilità sono due cose che non si parlano molto.
Detto in maniera chiara: non puoi scalare davvero finchè rimani in sistemi di ‘franchising’ o di networking. In quel modo puoi aggiungere una parte di reddito a quello che già fai ma non ‘liberarti della schiavitù del lavoro’, alla faccia di chi ti promette un milione di euro e la Ferrari se entri nel nuovo schema di network.
(Anzi ti dico che se vedi il tuo lavoro come una schiavitù sei nella peggiore delle condizioni possibili per ‘liberartene’ ed è più facile che chi ti ha dato il lavoro o i tuoi clienti si liberino loro presto di te.)
La seconda osservazione è che le persone che seguono i consigli dei guru e si mettono a costruire la propria carriera scalabile in cui non dovranno lavorare proporzionalmente a quanto guadagnano generalmente passano anni a lavorare 18 ore al giorno per costruire il loro sistema con la speranza che un giorno funzionerà da solo. Sono tutti fissi sul loro obiettivo e guadagnerebbero molto di più se lavorassero nel modo in cui stanno già lavorando MA portando l’attenzione nell’ottimizzare i processi di acquisizione clienti, segmentazione della clientela, flusso del lavoro e così via SENZA provare a ‘scalare’ niente.
Questo gli consentirebbe di di diventare dei veri professionisti – i migliori professionisti nel loro settore – che è quello che le persone cercano e vogliono quando hanno un problema e per cui sono disposti a pagare molto di più.
Terzo: il punto due – le righe che hai appena letto sopra – sono la condizione necessaria (ma non sufficiente) per cui tu possa scalare. Non puoi… ripeto NON PUOI attuare sistemi che rendono indipendente il tuo lavoro dal tempo che ci metti se prima non non sei diventato uno straordinario professionista che lavora nel modo ‘classico’.
Detto in maniera chiara: puoi scalare SOLO e SOLO SE prima hai passato 10 anni a sudare non pensando a come renderti indipendente dal lavoro ma a lavorare con le tue ore disponibili per i clienti che avevi.
Detto in maniera ancora più chiara: le ‘rendite automatiche’, quelle in cui moltiplichi i risultati che ottieni lavorando poche ore non esistono come metodo generale (se non nella fantasia di chi vuole venderti libri e corsi) ma solo come ‘eccezioni’ all’interno del sistema. E le eccezioni puoi renderle statisticamente un po’ più probabili ma non esiste il sistema per generarle facilmente.
A presto!
Simone Pacchiele
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