Molte persone non si rendono conto che quando ottengono risultati, lo fanno all’interno di un dominio di realtà ben preciso, che è composto dalle cose che percepiscono possibili per loro in un certo momento, in un certo contesto, in un certo spazio.
Da anni parlo dell’idea che per ottenere risultati misurabili non servono né motivazione nè autostima, o tantomeno ‘rilasci emozionali’ o alcuna di queste stravaganze pseudo newage che in realtà hanno l’unico effetto di soddisfare momentaneamente l’ego e la parte ‘mentale’ del cambiamento.
Quello che serve è invece creare un allineamento più preciso possibile tra quello che percepiamo come realtà e la realtà.
Tra gli unicorni che esistono nella nostra immaginazione e quello che c’è davvero là fuori.
Quello che c’è oltre la nostra esperienza soggettiva, filtrata dai nostri sensi, quello che dobbiamo accettare come vero anche quando non ci piace.
Perché Copernico è stato costretto ad inventare il sistema Copernicano
Nel 1543 Niccolò Copernico pubblica un libro in cui egli postula che il Sole si trovi immobile al centro del sistema solare, e che siano gli altri pianeti a girargli intorno.Una rivoluzione enorme.
Fino ad allora c’era una collezione di convinzioni condivise dagli scienziati dell’epoca. Una serie di idee convenzionali, di approcci matematici e di teorie con cui i problemi dovevano essere risolti e affrontati.
Il riassunto di queste convinzioni era che la terra era al centro di tutto il sistema e il sole girasse intorno alla terra.
Il fatto è che con la terra al centro dell’universo un sacco di cose non tornavano.
Parlo di numeri, di dati che non tornavano e che avrebbero invalidato il paradigma. Ma l’idea di una terra al centro di tutto era così importante da non rendere possibile il considerare qualcosa di diverso: sarebbero cadute le teorie aristoteliche supportate dalla chiesa, sarebbe cambiato il mondo.
E quindi i dati reali – quelli delle misurazioni – dai quali i conti non tornavano e che bisognava ‘aggiustare’ con alcuni artifici teorici – venivano ignorati e ‘cancellati’ pur di mantenere in vita il paradigma della terra al centro di tutto.
Tra l’altro solo dopo quattro secoli anche la Chiesa, con Giovanni Paolo II riconosce ufficialmente l’erroneità della sua posizione :)))
Copernico è stato ‘costretto’ ad inventare il suo sistema… ed a mettere il sole al centro perché è stato il primo a vedere i dati per quello che erano senza cercare di cancellarli e di giustificarli con altre teorie.
Mettendo il sole al centro tutti i numeri andavano a posto da soli e non c’era più da inventarsi strane teorie che compensavano l’errore.
Copernico è stato costretto a mettere il sole al centro per descrivere nel modo più adatto ed elegante quello che gli era evidente e che non poteva fingere di non vedere.
Ok, tu non sei Copernico.
Allo stesso tempo, la qualità della tua vita e delle decisioni che prendi, e delle performance che generi dipende dalla capacità di non cancellare i dati che ricevi.Dall’abilità che hai di descrivere la realtà per quello che è, e PRIMA dei filtri che ci applichi e che determinano il tuo modo unico di conoscere la realtà.
E lo facciamo tutti.
O meglio tutti abbiamo la ‘tendenza’ a farlo.
Perché siamo propensi ad accettare soltanto le informazioni coerenti con ciò che già crediamo sia vero. E scartiamo tutte le informazioni contrastanti.
Quindi: la mia cliente che viene al ReSonance perché vuole trovare la motivazione per imparare a ‘trovare nuovi clienti’ sta CANCELLANDO dati perché in realtà dopo dieci minuti ‘sullo sgabello’ si rende conto che lei i clienti già ce l’ha e li sta mandando via perché non è in grado di sostenere una posizione in cui ‘chiede dei soldi agli altri’.
E quello su cui deve lavorare è imparare a riuscire a farsi pagare dai clienti (veri e potenziali) che ha già ed a cui non invia offerte… piuttosto che trovare NUOVI clienti facendo ‘web marketing’ con i 3 video e l’offerta finale…
(E nel ReSonance siamo in grado di far percepire alle persone cosa è possibile per loro quando la loro attenzione è sui dati reali, non su quello che ‘credono vero’ e che in realtà li sta limitando.)
Come sta cancellando dati la ragazza maltrattata dal fidanzato che dice ‘Il mio ragazzo mi tratta male perché mi ama molto’.
Tanto per essere chiari.
Nel ReSonance portiamo le persone PRIMA dei loro filtri e del loro modo di conoscere il mondo.
In una posizione in cui sono SENZA FILTRI e da cui riescono a vedere le cose con precisione e riescono a vedere cosa devono fare per ottenere quello che vogliono.
Da questa posizione non sono manipolabili, perché hanno tutta la chiarezza e la capacità di agire che serve loro.
Ci vediamo dal 23 al 29 gennaio 2017 a Manerba del Garda per il corso di diploma di Coaching ReSonance
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