Ho deciso di scrivere una serie di 3 o 4 articoli sulle strategie e le tecniche più efficaci per raggiungere l’eccellenza in quello che fai.
Per dirle in breve, per ‘diventare un maestro’ nella tua attività. Se c’è qualcosa in cui vuoi diventare bravo ed allo stesso tempo in cui vuoi ottenere i tuoi risultati, questi articoli mettono in luce alcune delle idee meno evidenti e meno intuitive su come realizzare QUELLO CHE E’ POSSIBILE nel tuo percorso verso l’eccellenza personale e professionale.
L’articolo di oggi ho deciso di scriverlo dopo aver ripensato ad un breve soggiorno a Parigi fatto qualche anno fa.
Mi trovavo in una stazione della metropolitana insieme ad un amico, un musicista jazz italiano abbastanza conosciuto e ad alcuni suoi colleghi che avevano appena finito una tourneè in Francia. Eravamo li e scendevamo le scale, e ad un certo punto sentiamo la musica di una fisarmonica venire dal basso, e ci fermiamo guardandoci.
Scendiamo per alcuni altri gradini e ci troviamo davanti un ragazzo che sta suonando uno standard molto conosciuto sulla sua fisarmonica… con una maestria incredibile. Riconosciamo il brano e la sua abilità nel suonarlo, la sua musicalità, la padronanza che ha del linguaggio del jazz, e il modo in cui gioca con quel linguaggio con maestria. Rimaniamo lì ad ascoltarlo per venti minuti abbondanti in questo concerto improvvisato, nell’indifferenza quasi totale delle persone che vanno a prendere la metrò.
Alla fine, dopo essere saliti in metropolitana, il mio amico mi dice che il fisarmonicista che avevano appena ascoltato… era uno dei più bravi e conosciuti strumentisti al mondo in quel genere musicale.
Per fermarti ad ammirare qualcosa devi riconoscerlo.
Prima di studiare cosa fare, prima di frequentare corsi per aumentare la tua autostima o le tue convinzioni limitanti, prima di fare un corso su come ‘aumentare la tua energia’, prima di imparare l’ipnosi e le tecniche persuasive… prima di fare il prossimo corso… MOLTO prima di tutto questo… devi essere in grado di capire dove davvero risiede l’eccellenza nella tua ‘arte’, nella disciplina che vuoi padroneggiare.
Ed una delle cose più IMPORTANTI che puoi fare per la tua evoluzione personale e professionale è metterti nella condizione di ricevere i giusti segnali dalle persone che hanno fatto il tuo stesso percorso PRIMA di te, e che hanno raggiunto risultati eccezionali.
Devi essere in grado di riconoscere il più bravo fisarmonicista del mondo anche quando non lo ascolti sul palco ma mentre suona nella metropolitana e nessuno sembra notarlo, e non è scritto sul cartello fuori dal teatro, che è il più bravo fisarmonicista del mondo.
Se vuoi diventare un eccellente avvocato, sai riconoscerne uno? E sai riconoscerne uno anche se non sapevi che è così bravo prima che tu lo conoscessi? Anche se ti nessuno ti dice che è un eccellente avvocato? Anche se non lo vedi mentre è all’opera, ma ci scambi solamente due chiacchiere in treno?
Quello che ti sto dicendo è che prima di imparare a ‘fare’ delle cose, ad impegnarti di più, a proiettare la tua energia all’esterno… devi sviluppare la tua abilità di fare distinzioni sempre più sottili.
Devi essere in grado di riconoscere la superficie esterna della forma, dalla sostanza.
Devi riconoscere l’essenziale dal marginale. A colpo d’occhio, sempre più velocemente.
Una singola nota suonata su un violino del 1700 ha una qualità diversa da quella suonata da un violino costruito nel 2012.
Una singola nota suonata dal un genio dello strumento da quella eseguita da uno strumentista qualsiasi.
Come riconosci la copia dall’originale? Quanto tempo ti serve? Da quali informazioni lo riconosci?
Come distingui chi ripete le parole da chi padroneggia l’argomento mentre pronuncia le stesse identiche parole?
Come riconosci da un singolo dettaglio, da un solo sguardo o da un solo movimento che una persona ha un vita di esperienza alle spalle, e un’altra semplicemente è un buon professionista?
In generale sono convinto che il processo che ti porta ad avere questo grado di abilità nell’operare distinzioni sempre più sottili all’interno della tua disciplina avviene molto più velocemente se a guidarti è qualcuno che quelle distinzioni le ha già fatte e sa riconoscerle. Un mentore, se vuoi chiamarlo così.
Mi capita spesso di affiancare delle persone che vogliono iniziare a fare il mio stesso lavoro… tenere dei corsi di formazione e soprattutto fare del coaching individuale o in piccoli gruppi… dei colleghi che però ancora non sanno ancora bene come riconoscere quello che funziona da quello che non funziona all’interno del loro lavoro.
E una delle affermazioni che sento più spesso dire da loro è: ho fatto creare il mio sito, ho dato il titolo al mio corso, ho fatto pubblicità a quello che insegno ma ancora non vedo risultati. Perchè?
Ma chiunque lavori con successo nella formazione e nel coaching sa bene che esistono una serie di particolari che distinguono e che vengono percepite da chi entra in contatto con il tuo messaggio… e che rende evidente chi fornisce del valore e permette l’evoluzione per le persone con cui lavora… e chi sta imitandone il linguaggio senza metterci della sostanza dentro.
E funziona così in ogni campo. Ancora prima di vedere i risultati… il conto in banca… e la posizione sociale di un professionista… devi imparare a riconoscere i segnali che di dicono ‘chi è’.
La cosa interessante che succede è che quando inizi a portare l’attenzione su COME COSTRUIRE questa abilità… nello stesso tempo inizi ad operare in quello che fai tu con livelli sempre più sottili di distinzione e di raffinatezza. Inizi a valutare quello che fai usando le distinzioni sempre più sottili che ti permettono di riconoscere la maestria in chiunque incontri.
Impari a valutare da solo il livello a cui ti trovi, senza che abbia bisogno di qualcuno che ti valuti dall’esterni. E ti rendi conto DA SOLO della strada che devi ancora fare per essere bravo a fare qualcosa.
Ma nello stesso momento in cui percepisci la strada che devi fare, inizi a progredire molto più velocemente.
Alla prossima!
Simone
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