Tra il 1943 e il 1954 lo psicologo statunitense Abraham Maslow concepì il concetto di “Hierarchy of Needs” (gerarchia dei bisogni o necessità).
Questa scala di bisogni è suddivisa in cinque differenti livelli, dai più elementari (necessari alla sopravvivenza dell’individuo) ai più complessi (di carattere sociale). L’individuo si realizza passando per i vari stadi, i quali devono essere soddisfatti in modo progressivo.
La progressione dei bisogni è più o meno questa:
- Bisogni fisiologici (fame, sete, dormire)
- Bisogni di salvezza, sicurezza e protezione
- Bisogni di appartenenza ad un gruppo
- Bisogni di stima, di prestigio, di successo
- Bisogni di realizzazione di sé (realizzando la propria identità personale e professionale e le proprie aspettative e occupando una posizione soddisfacente nel gruppo sociale).
Questo è abbastanza noto.
Ma ti sei mai chiesto quali attitudini sono necessarie per avere successo in ciascuno di questi livelli?
Mentre ai primi livelli le doti richieste sono più legate alla parte fisica ed emotiva (forza, capacità di collaborare, intelligenza e furbizia…)
…Una volta che le persone nel corso della propria vita salgono nella piramide dei bisogni e trovano il loro posto… la differenza secondo me la fa la creatività.
Ai livelli più alti della piramide di Maslow, la creatività è una delle doti necessarie per la sopravvivenza.
In sostanza: non puoi realizzare il tuo sé se non hai creatività.
L’autenticità e la realizzazione della propria identità professionale attraverso quello che fai richiede creatività.
I livelli precedenti di sviluppo no. Ed ai livelli più alti, la creatività è necessaria perché la vita diventi vita, ed i progetti si realizzino.
Pensaci un attimo.
Quando sei libero di dedicarti alla tua realizzazione vuol dire che hai risolto già una serie di problemi. Vuol dire che non stai lottando per la sopravvivenza. Hai già da mangiare da bere e da dormire… fai parte di un gruppo. Ma vuoi ovviamente di più. Vuoi realizzarti.
Vuol dire che sei più libero: e cosa decidi di fare quando sei libero? Quando hai diversi sentieri percorribili davanti a te, ma nessuno è quello che DEVI prendere necessariamente per la sopravvivenza?
Quando hai la libertà di scegliere a QUALE progetto dedicarti, vuol dire che sei già abbastanza libero da non DOVERTI dedicare ad uno un particolare, ed allo stesso tempo vuoi che quello che farai abbia successo.
Non sei ‘costretto’ dall’ambiente a procurarti il cibo – sei libero di scegliere.
Ed allo stesso vuoi ottenere successo.
Libertà e creatività sono due cose che possono stare molto bene insieme, o molto male. Dipende dalla configurazione da cui approcci il tutto. Perchè la verità è che puoi essere libero senza essere creativo.
Ma non puoi realizzare la tua autenticità senza essere creativo.
Ti faccio due esempi di situazioni in cui puoi non avere creatività.
- Non hai niente da mangiare, ma devi mangiare. Non mangiare non è un’opzione accettabile
- Non c’è nessun lavoro in particolare che devi svolgere, ma qualcosa devi fare. Non lavorare non è un’opzione.
In situazioni del genere – devi esercitare la libertà ma non per forza usando la creatività.
- Puoi mangiare – senza creatività – il cibo che hai mangiato fin da piccolo e andare bene così. O fare il lavoro che faceva tuo padre o i tuoi amici, perché è quello che fa la maggior parte del tuo gruppo.
- Puoi risparmiare mettendo i soldi in banca perché è quello che fanno i tuoi amici. Puoi seguire la carriera di tutti quelli che hanno fatto l’università con te.
Lo schema continua: puoi fare senza creatività tutto quello che la società per cui lavori, i tuoi genitori, i tuoi amici hanno fatto… e regolare così la tua vita.
E se sei come molte persone, questo è quello che farai. Puoi essere libero senza creatività? Si. Ma non arriverai alla scoperta della tua identità.
Mi fanno sorridere a volte i post su facebook in cui le persone si lamentano della società che induce al conformismo.
La verità è che la società – il modo in cui è strutturata – NON induce al conformismo e all’imitazione.
E’ la paura tutta umana del trovare la propria identità professionale, ed il bisogno di struttura che hanno le persone, a far scattare l’imitazione ed il conformismo.
Se non ci fosse il bisogno di struttura, il conformismo non esisterebbe.
Creatività e bisogno di struttura sono due forze antagoniste che devi imparare a bilanciare.
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