La totalità della formazione nel Coaching attualmente mira a fornire agli allievi quella che nel ReSonance chiamiamo delle nozioni di ‘Coaching procedurale’.
La maggior parte dei corsi di Coaching cioè sono costruiti intorno all’idea che sia possibile imparare generare cambiamento seguendo una serie di istruzioni e nozioni che potrebbero essere benissimo apprese leggendo un libro – proprio perché vengono spiegate esattamente come leggeresti un libro, linearmente: prima il contenuto A, poi il contenuto B…
Prima il capitolo su come utilizzare bene il linguaggio, poi quello su come essere empatico con i tuoi clienti, poi su come si raggiungono gli obiettivi… e così via.
Questo modo di insegnare si basa sul presupposto – falso – che generare un cambiamento per le persone sia una questione di CONTENUTI e di NOZIONI e che tu possa replicare ogni volta questo cambiamento per gli altri seguendo un elenco di azioni e parole da dire.
Applicando una procedura, appunto, che puoi imparare attraverso una serie di lezioni tenute da qualcuno che sta – sostanzialmente – ripetendo quello che letto su un libro tanto tempo fa e che magari ha riassunto in 40 o 50 slide.
E’ un Coaching teorico, e anche quando tenta di diventare pratico si esplica attraverso penose ‘simulazioni’ in cui il Coach ed il suo Coachee si attengono ad un copione in cui tutto è bloccato emotivamente e dal punto di vista esperienziale.
Funziona solo parte mentale, e funziona come quando si ripete a memoria una poesia che non si è ben capita.
E tra l’altro molte volte i ‘modelli di Coaching’ che vengono insegnati prescrivono ai futuri Coach che per essere dei bravi professionisti non bisogna essere prescrittivi. Il che è già una incongruenza profonda, secondo noi.
Questo modo di insegnare il Coaching nasce dall’errore percettivo che il cambiamento, personale e per gli altri, possa nascere su un piano puramente mentale e logico e che attraverso la comprensione mentale del perché le cose non funzionano bene sia possibile cambiarle.
Il punto di partenza del ReSonance è invece totalmente ESPERIENZIALE. Riconosciamo che le nozioni sono importanti, ma che puoi generare davvero cambiamento per gli altri SOLO SE sei già organizzato internamente secondo una STRUTTURA che è ben formata ed in cui ‘funzioni bene’.
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