Una volta ho letto un’intervista a Lance Armstrong, il ciclista.
E diceva più o meno qualcosa del genere.
“La cosa che amo davvero del ciclismo non è il podio, le medaglie e neanche i soldi. Quello che mi piace è il processo che ti porta ad essere al massimo nel tuo settore. Mi mancano le ore passate a soffire negli allenamenti fino al punto in cui me la gioco per vincere.
Io amavo il processo, la pianificazione, lavorare con i miei allenatori. Avrei pagato per fare quel lavoro, e mi sarei allenato gratis. Non mi mancano i risultati, mi manca il lavoro per arrivare a quei risultati”.
Quanto è diverso da chi ragiona in termini di
“Adesso mi sacrifico così quando avrò tanti soldi mi finalmente posso mettermi a fare quello che davvero voglio”.
?
Dico spesso che la motivazione non serve per ottenere migliori risultati. Ed è così.
E’ totalmente irrilevante avere il coach motivatore che ti esalta e ti incita.
Quello ti serve se stai cercando solo i risultati, ma non ami il processo per arrivarci.
Ma in questo caso la vedo molto difficile che tu riesca ad ottenere risultati eccezionali.
Devi imparare a funzionare senza la droga della motivazione. Con la sola ‘benzina’ che nasce dal goderti il processo.
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