Recentemente ho visto un film interessante si chiama Arrival (e ti consiglio di andare al cinema a vederlo, credo sia ancora nella sale)
La storia è semplice:
Dodici misteriose astronavi extraterrestri appaiono in tutta la Terra. Non è chiaro il motivo per cui siano arrivate o se vi sia una logica dietro la scelta dei luoghi dell’atterraggio.
La linguista Louise Banks viene selezionata per far parte di una squadra speciale creata per tentare di comunicare con la specie aliena nel sito di atterraggio del Montana.
Ha l’incarico di chiedere agli alieni da dove vengano e quali siano le loro intenzioni. Ovviamente usano una lingua sconosciuta.
> Tu da dove partiresti?
Una delle idee che viene utilizzata nel film è la cosiddetta ipotesi di Sapir-Whorf. E in breve è l’idea che il linguaggio che parli influenza il modo in cui pensi e la tua capacità di percepire il mondo intorno a te.
Un po’ di tempo fa ero all’aereoporto di Berlino insieme ad un gruppo di italiani, ed intorno a me, come è normale che fosse, c’erano due signori tedeschi, che parlavano in tedesco.
Per le mie scarsissime conoscenze del tedesco, i due signori stavano discutendo pacificamente delle vacanze appena trascorse. Ma ad un certo punto uno degli italiani, riferendosi a loro, esclama: ‘Sembra che siano sempre incazzati. Parlare tedesco tutto il giorno deve necessariamente cambiarti qualcosa nella mente’.
E nota che sicuramente il viaggiatore italiano che ha pronunciato questa frase non era un esperto di Linguistica Cognitiva 😉
Nel film di cui ti parlavo, alla fine la protagonista imparando il linguaggio degli alieni, si ritrova delle abilità nuove, come quelle di percepire il tempo in modo totalmente nuovo e di vedere, letteralmente il futuro solo per avere imparato una nuova lingua.
Insomma il fatto di imparare quella muova lingua ha ‘riscritto’ il modo in cui la sua mente e la sua parte neurologica si organizzano per essere nel mondo e percepirlo.
Ovviamente è fantascienza, ma le moderne teorie delle neuroscienze sono orientate verso l’idea che il linguaggio che parli determina modifiche alla tua mente, alla capacità di percepire il mondo, alla capacità di funzionare nel mondo, alla capacità di generare risultati.
Il linguaggio ha un impatto su chi sei. Cambialo e le tue strutture mentali e la tue capacità si adegueranno al tipo di linguaggio che stai utilizzando.
Nel ReSonance utilizziamo queste idee dalla base, ma nel prossimo corso in weekend ci porteremo l’attenzione in maniera particolarmente approfondita per darti gli strumenti che ti renderanno capace di trasformare le persone, le decisioni che prendono, le azioni che generano ed i risultati che ottengono.
Il corso è a Roma il 18 e 19 febbraio ed a Milano il 25 e 26 febbraio.
Siamo un bel po’ avanti al classico corso di ‘motivazione’ o anche di PNL o di ‘ascolto attivo ed empatico’ del Coaching classico.
Se vuoi diventare un Coach particolamente abile, o vuoi approfondire le tue competenze di Coaching, iniziare con questo modulo è un bel passo in avanti.
Scrivi un commento