
Brevissima nota introduttiva all’articolo, che ho scritto il 9 luglio 2019: sono Simone Pacchiele e trovi qualcosa su di me qui. Da circa 15 anni insegno e faccio ricerca nel Coaching, dal 2011 tengo corsi in Università Bocconi sui temi della performance e dell’empowerment.
Ti aspetto nel Gruppo Coaching Italia per discutere di questi argomenti.
Perché non puoi imparare a migliorare le performance da un libro (e da un corso organizzato in maniera ‘lineare’)
Il ReSonance è un modello per il miglioramento delle performance neurocognitive e comportamentali che ti aiuta a prendere decisioni migliori nel lungo termine e di accedere all’interezza delle tue risorse.
A differenza di molte ‘tecnologie’ di miglioramento che mirano a fornirti degli strumenti di miglioramento, il ReSonance ti aiuta a comprendere anche COME E QUANDO VANNO USATI quegli strumenti.
Esistono migliaia di libri di sviluppo personale, tecniche di comunicazione etc… in cui ti spiegano le tecniche e le parole giuste per ottenere dei risultati, per comunicare meglio, per lavorare in maniera più efficace, per prendere decisioni.
E non è che le tattiche e le tecniche di per sé siano sbagliate. E’ che la loro applicazione molto spesso rischia di essere inutile per tre motivi fondamentali.
Il primo problema è che quando ti trovi nella realtà molto spesso è complesso decidere QUALE tecnica usare e QUANDO, basandosi sulla percezione del contesto, cosa che spesso manca a molti e che va appresa.
Le informazioni che arrivano dal contesto e ‘i segnali del sistema’ che arrivano dall’esterno contengono gli elementi che spesso rendo l’uso delle tecniche efficaci e ‘inaspettate’ agli altri, ed è questo che gli permette di generare risultati. Altrimenti qualsiasi tecnica e tattica può essere prevista e facilmente anticipata da chiunque conosca le stesse tecniche, annullando qualsiasi effetto sorpresa e vantaggio informativo.
Il secondo motivo è che le tecniche di miglioramento e di comunicazione hanno senso quando sono inserite nel contesto di una intera narrativa (la tua storia personale, la tua personalità, le tue debolezze e i tuoi punti di forza). Molto spesso le persone usano le tecniche e si limitano a ripetere le ‘domande potenti’ e a proporre gli strumenti linguistici e comportamentali di cambiamento che hanno appreso così come sono.
Il risultato è un ‘coaching che va bene per tutte le situazioni’ che viene immediatamente neutralizzato e anticipato da qualunque persona appena evoluta.
Il terzo motivo è che ogni volta che usi una tecnica di coaching (su te stesso o con gli altri) in realtà questa va supportata dal tuo ‘potere personale’ e dalla tua struttura personale. A funzionare non è MAI la tecnica, le domande potenti o le frasi ad effetto. A funziona se SEMPRE tu. Se non porti le tecniche con una struttura personale forte e ben formata… niente di quello che fai funzionerà mai.
Nel ReSonance lavoriamo proprio su questo: su darti la capacità di ‘leggere la realtà e di costruire una struttura operativa forte, da cui generare azioni efficaci.
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