Ciao,
in questo articolo voglio spiegarti cosa vuol dire per me Evoluzione personale e professionale (e perchè dovrebbe interessarti).
In fondo è la frase riportata in cima al sito, sotto al mio nome. Non è che l’ho scritta per caso, è lì per un motivo.
Per me evoluzione personale e professionale vuol dire questo: ottenere risultati migliori di quelli che ottieni oggi – facendo meno sforzo o non percependo sforzo – e vivere la tua vita ideale.
Intendo dire avere uno stile di vita che va bene per te, per i tuoi cari, per le persone che hai vicino a te MENTRE ottieni i risultati che vuoi.
E avere questo stile di vita ‘perfetto’ non rinunciando alla parte ‘economica’ – anzi. In realtà questo stile di vita è proprio quello che ti consente di avere la soddisfazione economica che desideri.
Mettila così: dal mio punto di vista non puoi migliorare i tuoi risultati professionali ed economici, senza che questi abbiano un impatto su ogni altro aspetto della tua vita.
Se consideri adesso lo ‘stile’ con cui ti procuri da vivere in quale di queste categorie lo metteresti?
Lavori per vivere?
Vivi per lavorare?
Oppure per te vivere e lavorare coincidono, nel senso che non percepisci una distinzione netta tra quando stai lavorando e quando stai vivendo?
E se sei in questa ultima categoria (te lo auguro) stai già ottenendo tutti i risultati ed il successo che desideri?
In ogni area della tua vita?
(Se la risposta a queste due ultime domande è si, puoi anche smettere di leggere questo articolo 😉 )
Uno dei primi esercizi che si propongono normalmente in molti corsi di ‘sviluppo personale’ è quello chiamato comunemente ‘la ruota della vita’.
Io l’ho visto proporre da Anthony Robbins circa 15 anni fa, penso che adesso sia utilizzato in molti corsi di miglioramento, di lavoro su se stessi, training university, mastery e così via.
Se ancora non lo conosci, in pratica funziona così:
(puoi anche ammirare lo splendido disegno realizzato in circa due minuti mentre scrivevo questo articolo 🙂 )
La ruota della vita parte da questo presupposto: è facile per le persone trovarsi in una posizione di disequilibrio, e tralasciare alcune aree della propria vita.
Alcuni hanno una ottima vita di relazione, e si sentono un pò carenti nel lavoro. Per altri succede il contrario.
E dato che la vita è una composizione di diversi aspetti (quelli che ho messo nel disegno) ti serve uno strumento che ti permetta di vedere ‘dall’alto’ come sei messo in ciascuna area, perchè l’efficacia, il benessere, il pieno potenziale, il potere personale… chiamalo come ti pare… può esserci solo quando tutte le aree sono più o meno allo stesso livello.
In pratica si tratta di chiedersi: in ciascuna area della mia vita, come sono messo su un livello da 1 a 10? E colori l’area corrispondente.
Alla fine hai un grafico che ti da un’idea di quanto bilanciamento c’è tra tutte le componenti – lavoro, relazioni, finanza, etc.
Mettiamo il caso che il risultato sia quello della prima figura.
Qual è la prima cosa che ti verrebbe da fare se ti dicessero di lavorare un po’ su te stesso guardando una figura del genere?
OVVIAMENTE, sulla base dei presupposti che ti ho appena detto, di colmare le aree meno ‘colorate’, dedicando più attenzione alle aree in cui sei carente.
Immagina che la ruota in questione sia una ruota della tua macchina… messa così com’è rotolerebbe molto poco. Per farla rotolare bene (e opporre meno resistenza, scivolare bene, andare avanti senza sforzo) tutte le aree dovrebbero essere più o meno allo stesso livello.
Giusto?
Sbagliato 😉
Perchè?
Perchè, semplicemente, non siamo delle macchine.
In una macchina funziona tutto in maniera abbastanza lineare. E quello che è intuitivo coincide con quello che è vero, e cioè che la forza dell’intero sistema / macchina / processo è pari alla forza dell’elemento più debole.
In una macchina funziona così. La probabilità che ha di rompersi una macchina è la probabilità che ha di rompersi il suo elemento più debole.
Gli esseri umani NON funzionano così. Ed il primo motivo per cui non siamo così è che tutti quelle ‘fette’ della ruota, non esistono.
Negli esseri umani non esiste una parte ’emotiva’, separata da una ‘professionale’ separata da una delle ‘relazioni’. E’ tutto insieme. E’ tutto dentro la ruota.
E se ci pensi nella realtà funziona così.
Un giorno ti svegli – vai a lavoro e… non so, ricevi la notizia che hai acquisito il cliente più importante che tu abbia mai avuto, e che nel prossimo anno guadagnerai il doppio di questo. E per quel giorno, qualsiasi cosa fai sembra essere ricoperta di qualcosa che la fa funzionare.
Vai ad allenarti e fai un carico di lavoro pesante senza neanche accorgertene. E magari la vicina di treadmill ti sorride per tutta la durata della corsa senza un motivo. Prendi tutti i semafori verdi. Cose così. E più che altro hai la sensazione – sotto la pelle – che qualsiasi cosa fai quel giorno – semplicemente funziona.
Non ho mai sentito qualcuno dire: ‘oggi ho preso il cliente più importante che abbia mai avuto, ma dal punto di vista relazionale oggi è uno schifo.’
Non è semplicemente possibile.
Tutte quelle parole li, lavoro, professione, relazioni… sono solo etichette, filtri, post it appiccicati su una cosa sola: tu. Puoi essere perfetto quel giorno, o non esserlo.
Ognuna di quelle aree influenza tutte le altre. E viceversa. E’ letteralmente, chi sei.
Non esiste il lavoro separato da chi sei. Non esistono le relazioni separate da chi sei. E chi sei determina tutto quello che ottieni nel lavoro nelle relazioni ed in qualsiasi altra area.
Se sei al meglio, lo sei tutto insieme. Non può essere al meglio una parte, e un’altra no.
E’ tutto lì dentro
Quindi quando vuoi lavorare su te stesso, l’unica cosa che puoi fare è lavorare su TUTTO quello che c’è nella ruota.
Se la ruota si allarga – espande il suo raggio – lo fa TUTTA insieme. Può essere così. O così.
Se si espande, avere una ruota più grande ti permetterà di avere maggiori risultati. Di correre più veloce. Di andare più lontano.
Visto che puoi espandere la ruota solamente allargandola tutta insieme – puoi migliorare tutto insieme – e che ogni pezzettino di miglioramento contribuisce ad espandere di un pezzetto tutta la ruota e tutto quello che c’è dentro – qualsiasi sia il settore in cui tu decida di impegnarti …
se volessi espandere la ruota su cosa ti concentreresti?
Sulle aree deboli o sulle aree in cui sei forte?
Esatto.
Quando cambi il paradigma ed porti l’attenzione maggiormente a come siamo fatti realmente – l’unica cosa da fare è puntare su ciò che funziona piuttosto che su ciò che non funziona.
Su quello in cui sei già bravo, piuttosto che su devi correggere.
Perchè quando porti l’attenzione su quello che funziona – ed operi a partire di ciò che funziona – la ruota si espande senza sforzo da parte tua, e ogni elemento che c’è dentro ne beneficia.
In sostanza: invece di volere partire dal correggere quello che va male parti da quello che già fai bene.
Cos’è che già FUNZIONA nella tua vita?
Che progetto vuoi realizzare RISPETTO A QUESTO, nel 2013?
Alla prossima, e buon anno!
Simone Pacchiele
P.S: Ti aspetto al ReSonance Day per approfondire e mettere in pratica dal vivo queste idee.
Iscriviti qui al ReSonance Day
Scrivi un commento