Sono sempre in difficoltà quando mi chiedono che lavoro faccio. E non perchè sia difficile da dire, ma perchè ho un po’ di paura della reazione delle persone con cui interagisco quando dico loro che tengo corsi di ‘miglioramento personale’.
L’altro giorno era a cena con un paio di amici e alcune persone che non conoscevo e quando ho raccontato molto sommariamente di quello che faccio uno di loro fa:
Ah si… fai i corsi di motivazione, si insomma quelli dove salti, balli e canti e cammini sui carboni ardenti.
Adesso… io avevo risposto in maniera semplificata per non annoiare nessuno… non mi va di entrare nei dettagli del mio lavoro quando sono fuori per cena… Ma saltare, ballare e cantare e camminare sui carboni ardenti è quanto di più lontano da quello che faccio.
Per darti un’idea:
non faccio aumentare l’autostima delle persone
non li faccio ridere a comando mentre si abbracciano
e neanche camminare sui carboni ardenti
non li motivo
non li faccio cantare, saltare e ballare per ‘aumentare la loro energia’
Perchè? E’ semplice: perchè il mio lavoro è quello di mettere le persone in una configurazione in cui riescono senza sforzo a generare risultati migliori e l’approccio ‘motivazionale’ – per capisci saltare ballare e cantare e camminare sui carboni ardenti, hanno secondo me un impatto non rilevante su ottenere risultati migliori.
Non dico che sono totalmente inefficaci – ma… hanno la stessa efficacia di una Ferrari con le chiavi inserite nel cruscotto ed il serbatoio pieno che viene però trainata da due cavalli.
Un po’ di distanza la percorri pure, certo, ma non è certo la cosa più efficace che puoi fare.
E’ di certo uno stratagemma efficace per dare alle persone un po’ di sollievo emotivo per stare un po’ meglio in un momento difficile o di torpore. Da questo punto di vista i corsi motivazionali hanno una loro importanza ed è giusto persone che stanno davvero ‘giù’ trovino sollievo in quel tipo di formazione.
Ma quando ottieni già risultati buoni e però vuoi imparare a creare performance eccezionali non è la cosa per te.
D’altra parte – pensaci un attimo:
Al di là dell’ “effetto sveglia”… perchè camminare cinque o sei metri su dei carboni caldi dovrebbe farti tornare a casa e rivoluzionare tutta la tua vita e far funzionare tutto bene e renderti possibile tutto? Qual è il legame logico per cui questo dovrebbe succedere? Qual è la connessione logica tra queste due cose?
Secondo me non c’è.
E infatti nella mia esperienza tutte le persone che tornano a casa da corsi in cui li hanno fatti ballare, saltare e cantare sperimentano una cosa: nei primi giorni dopo il corso si sentono ancora esaltati perchè sono stati diversi da come sono di solito… E’ una sensazione bellissina … Si sentono più sicuri, più coraggiosi, con sensazioni diverse nel loro corpo e con pensieri diversi e credono che sia avvenuto un cambiamento e che dipenda da loro..
Ma difficilmente questo tipo di lavoro motivazionale genera un profondo cambiamento: molte volte infatti le persone stanno bene ma non perchè sono ‘cambiate’ in qualche modo e neanche perchè dipendesse poi troppo da loro.
Dipendeva dal contesto.
E’ ovvio che quando sei in un ‘club sociale’ dove l’ambiente è forzatamente ‘positivo’ (nel senso: vengono cancellate tutte le cose che fuori non vanno bene), il trainer è molto bravo e TUTTI intorno a te vengono invitati dagli assistenti a ballare e saltare e a divertirsi… è facile che tu stia ‘senza pensieri’.
E’ come andare ad una festa in cui tutti sono allegri.
Magari rivedi le stesse persone.
Ne conosci di nuove. E’ come andare al circolo del bridge.
Ti distrai per due giorni ed esci fuori dalla routine lavoro-famiglia, che magari negli anni è diventata noiosa e troppo ‘conosciuta’.
Poi torni a casa ma la realtà è rimasta la stessa, perchè non è venuta con te al corso.
Sei più motivato, si, ma non hai acquisito gli strumenti per cambiare le cose, e a volte dopo un po’ la motivazione si trasforma in senso di impossibilità, e rifrequenti il corso successivo.
Io questa la chiamo fuga dalla realtà, non miglioramento personale.
Te lo ripeto: ballare, saltare e cantare è una cosa divertente, sana e bella ma probabilmente aiuterà minimamente la tua capacità e prontezza nel cambiare il modo in cui ti comporti nel contesto in cui sei e lo fai funzionare al meglio.
Per ottenere risultati migliori non serve essere motivati. Serve imparare a filtrare il mondo in un modo diverso e a funzionare bene e generare performance. da una posizione in cui il sistema è aperto alle possibilità presenti quando consideri cosa è possibile oltre le limitazioni attuali del sistema.
E soprattutto devi imparare a farlo in contesti che prima percepivi come ‘problematici’ e che poi diventano solo la realtà, per come è e per come vuoi cambiarla.
Ma per questo, ripeto, non serve ‘motivazione’ – serve qualcosa di molto più sottile.
Adesso, anche a causa del bombardamento mediatico e del marketing importato dagli Stati Uniti 20 anni fa durante l’era del berlusconismo… ballare, saltare, camminare sui carboni ardenti sono diventati il prototipo dello ‘sviluppo personale’ nella testa dell’italiano medio, interessato al miglioramento personale.
Un po’ come l’iPad era all’inizio il sinonimo di tablet o l’iPhone di smartphone.
E pochi si accorgono che chi impara a davvero a generare risultati di eccellenza – sportivi, musicisti, imprenditori – non lo fa perchè ha saltato ballato e cantato o camminato sui carboni ardenti in un corso motivazionale.
Ma perchè ha imparato a funzionare bene da una configurazione di acutezza sensoriale e di presenza tale da espandere le sue capacità e portarle a livello di maestria.
Questo facciamo nel ReSonance – ed è uno dei diversi modi di farlo – nella mia esperienza è solo più veloce ed efficace di altri.
Questo è imparare a funzionare bene in qualsiasi contesto e a cambiare il contesto in cui sei – che è molto diverso dall’essere motivati.
NOTA: Se ti piacciono i ‘corsi motivazionali’ e senti di avere bisogno di quello è giusto che tu li frequenti… Questo solo articolo è solo per le persone che non si ritrovano in quel tipo di approccio e cercano un modo più efficace per cambiare davvero le cose.
A prestissimo!
Simone
Non sono assolutamente d’accordo. Quel saltare e ballare e camminare sui carboni ardenti e solo un piccolo contorno ( che serve) a un contesto incredibile e fantastico per tutte le altre cose che apprendi in quei giorni di full immersion. Ha una vera utilità se continui dopo. Se non fai più nulla è tutto inutile. Ciao
Hai totalmente ragione Simone!
In più ci sono ragioni SPECIFICHE per cui fanno fare queste cose
tutte legate a una “manipolazione” (nel senso negativo del termine) della psicologia delle persone
un uso sistematico e “combinato” di “love bomb”, “traumatic emotional bonding” e ipnosi conversazionale e addirittura ipnosi diretta (spacciata come “rilassamento”).
Questi “protocolli” vengono usati per “svuotare la tasche” ai numerosissimi malcapitati.
Se fosse solo una questione di soldi ci potrebbe anche stare,
purtroppo producono anche danni alla psiche che spesso richiedono anni per essere totalmente eliminati.
Bell’articolo, merita di essere approfondito nei minimi dettagli in modo che le persone riescano a “riconoscere” questi tentativi di manipolazione psicologica PRIMA che inizino perché l’unica risposta corretto è allontanarsi subito da questi corsi altrimenti una volta iniziata la “procedura” è molto difficile uscirne.
Luigi,
mettila così: esistono metodi molto più efficaci del ‘contesto incredibile e fantastico’ per generare trasformazione. E l’intero meccanismo rende, di solito, intrinsecamente difficile il ‘farti continuare a casa’.