Risposte nei forum create
- AutorePost
Certo, mi sembra una buona idea
Io e Lorenzo abbiamo deciso di fare una puntata del podcast su questo argomento…
Nel frattempo, se vuole, lo invito ad iniziare a risponderti qui!
S
Lorenzo ti faccio una domanda, visto che il tema riconoscimento degli schemi da un punto di vista comportamentale mi è particolarmente caro.
È per questo che i corsi di lingue più moderni basano tutta la loro didattica su questo principio? Piccoli chunk da significato compiuto che puoi intervallano e ruotano con cadenze predefinite?
Hanno fatto degli studi sull’efficacia di questo approccio?
Simone
Una delle cose più interessanti che accadono alle persone che studiano e praticano ReSonance è che iniziano a spostare all’interno il senso del controllo. Non dico che il contesto non conti più niente e che ottengono ‘i superpoteri’ ma hanno la fiducia in sé necessaria da sapere come gestire eventuali imprevisti e ‘accidenti’ nel sistema in cui operano.
È la differenza che c’è – anche in ambito aziendale – tra pianificare pianificare pianificare e adattarsi agli eventi e capire qual è la migliore risposta possibile proprio in quel momento.
Questo libera tantissima energia e soprattutto libera dalla necessità di controllare tutto, che spesso è una mera illusione.
Simone
Ciao Lucia!
Secondo me c’è questo: uno dei pezzi più importanti è capire perché vuoi imparare una lingua e cosa vuoi farci.
l’altra cosa è stabilire quale è il livello sufficiente per te di apprendimento. Sapendo che la perfezione in questo campo non esiste capire e che funziona molto di più il principio ‘enough is enough’. Qual è il tuo ‘abbastanza buono’ da poterti permettere di andare avanti e usare la lingua.
Che lingua era ?
Quale app hai usato ?
Simone
Si, è il modello di business è un po’ cane.
Comunque si, l’export del database di Roam è possibile (credo in JSON) e pare funzionare.
Io ancora non ho provato ma ho letto diversi articoli a riguardo.
Il primo che mi è venuto nella ricerca:
https://www.roamstack.com/roam-data-outside-roam/
ricorda la distinzione che usiamo spesso nel ReS tra ‘il cosa’ ed ‘il come’.
Molto spesso le persone vogliono cambiare lavoro (e a volte ci riescono) non perché quello che fanno adesso non gli piace più ma perché c’è QUALCHE ASPETTO del loro lavoro, a volte marginale, che gli impedisce di farlo al meglio.
E invece di concentrarsi ad acquisire più potere per limitare l’aspetto che li limita, cambiano totalmente ricominciando ad avere poco dopo gli stessi ‘problemi’ nel nuovo lavoro.
ciao Alex,
grazie per i tuoi commenti… in realtà c’è un altro pezzo molto importante. Però prima una domanda:
l’hai visto in Italiano o un Inglese?
Perché nella traduzione in Italiano si sono persi su un paio di passaggi importanti ai fini ‘trasformativi’ (e in generale del senso del film) secondo me.
Ciao Alex
no, adesso lo pago anche io 😉
Devo dire però che è uno strumento fantastico che li vale tutti i 12 euro mensili. Capisco che per qualcuno spendere 140 euro l’anno per uno strumento che consente di prendere appunti possa sembrare assurdo… ma dato che trovo davvero importante organizzare la mia conoscenza in maniera organizzata e ‘leggibili’ da molteplici angolazioni, li spendo volentieri.
Forse non apprezzo la politica di mettere a prezzo pieno tutto per gli early adopter, ma sono americani 😉 non ci si può aspettare tanta delicatezza.
ti invito a guardare e provare almeno per un po’ https://roamresearch.com/
Roam è un programma che lavora in un modo un po’ diverso dalle mappe mentali ma consente di costruire basi di conoscenza davvero formidabili e di navigarci dentro e farci ricerche con una facilità assurda..
Ne ho parlato qui:
https://www.simonepacchiele.com/roam/
Dagli un’occhiata… ti assicuro che vale
Domanda per te Lucia: le mappe mentali le fai a mano o al computer? E se le fai al computer quale programma usi?
Beh si… soprattutto quando si parla di approcci alla spiritualità (o alla pseudo-spiritualità, come personalmente ritengo Eckhart) le idee sono quelle…
Tra l’altro parlo di pseudo-spiritualità perché spesso si cerca per far passare per tale concetti in una forma non così dissimile da quella di molti testi a carattere spirituale e pseudo psicologico/filosofico.
Ovviamente ritengo che Eckhart possa essere un buon ‘bignami’… un riassunto del pensiero di 3000 anni di riflessioni su questi temi se ti piace ha senso. Però non disdegnare fonti più … autorevoli a riguardo.
ciao Graziano,
interessante.
L’ho letto tantissimo tempo fa e non ci avevo trovato niente di particolarmente nuovo… che non avessi già incontrato in Seneca, in Marco Aurelio o nelle letture di Osho fatte una vita fa.
Poi non amo molto i ‘guru’ che cambiano nome quando abbracciano un percorso spirituale… però quelli sono gusti totalmente personali, lo ammetto 😉
Ti sta piacendo? E se si, cosa in particolare?
Ciao Susanna,
l’Isola del Tonal mi pare non sia il primo della serie di Castaneda.
Forse è il quinto (o il quarto, non ricordo)..
Hai già letto gli altri o ti interessa per qualche motivo proprio questo per cui hai deciso di iniziare da qui?
È vero che i suoi libri sono così densi e possono stimolare delle riflessioni anche senza una ‘propedeuticità’… ma dato che mi piacciono molto e li ho letti diverse volte in diverse fasi personali, sono curioso di saperne di più.
Simone
Ciao Domenico,
apprendere da un libro delle abilità comportamentali e decisionali è davvero davvero difficile, per gli ovvii motivi che abbiamo visto nel corso di Coaching ReSonance.
Se non c’è il pezzo di interazione in cui chi insegna riesce a correggere il tiro quando l’allievo interpreta le cose secondo un paradigma diverso c’è il rischio che l’intero libro venga interpretato in maniera totalmente soggettiva piuttosto che letto secondo quello che l’autore spiega.
Quando incontro le persone che hanno letto Il Lavoro Perfetto succede spesso che lo leggano prima di frequentare il corso dal vivo… e dicono ‘bello’.
Poi frequentano il corso, lo rileggono e mi scrivono ‘oh ma lo sai che dopo il corso ho capito delle cose del libro che non avevo capito ad una prima lettura senza aver frequentato il corso?’.
Serve interazione.
- AutorePost