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Con lo smart working mi accorgo di dare più importanza agli aspetti quantitativi dei miei collaboratori: quanto e cosa hai fatto.
Gli aspetti umani sono quasi tagliati fuori.
Questo ha un vantaggio: quello di scremare la percezione del lavoro altrui, rendendola più funzionale all’obiettivo lavorativo.
Assolutamente, ne parlavo l’altro giorno nella seconda serie di riflessioni sullo Smart Working.
Nel lavoro a distanza abbiamo allo stesso tempo la sensazione di perdita di controllo ma la capa.acità di distaccarci dagli aspetti che più ‘confondono’ le acque in relazione alle performance.
Rende possibile misurare i risultati in maniera più oggettiva.
È come se ci togliesse la necessità di essere ingaggiati nel processo di come l’altra persona genera risultati e ci consente di arrivare solo al pezzo finale.
Ovviamente non è la panacea perché spesso le persone hanno bisogno di essere supportate o guidate nei loro processi di performance e nelle decisioni che prendono.
Il senso del messaggio era semplicemente non spaventatevi quando vi rendete conto che non avete più il controllo dei collaboratori.
Simone
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