• Passa al contenuto principale

Coaching Forum

Il successo arriva più velocemente con l’aiuto degli altri

Smart Working Davvero – Premessa

Forums › Forums › Smart Working Davvero › Smart Working Davvero – Premessa

  • Questo topic ha 0 risposte, 1 partecipante ed è stato aggiornato l'ultima volta 2 anni, 11 mesi fa da Simone.
Log In Registrati Chiedi una nuova password
Visualizzazione 0 filoni di risposte
  • Autore
    Post
    • Aprile 15, 2020 alle 5:20 pm #127
      Simone
      Amministratore del forum

        Nel 2005 facevo già smart working ante litteram, il mio intero business all’inizio era strutturato in maniera tale da essere strutturato ovunque decidessi di essere. Mi bastava una connessione decente (per l’epoca), un computer e un masterizzatore per inviare i DVD che masterizzavo e spedivo dalla cassetta postale sotto casa 😉

        Avevo lavorato per diverso tempo nell’IT come project manager e anche se non c’erano strumenti evoluti come oggi a quel livello si faceva già tutto lo smart working che era possibile. Gestire più progetti in diverse sedi (Milano e Roma), connettersi da remoto per gestire i server e i collaboratori etc…

        Poi ho lasciato il lavoro perché volevo sviluppare il mio progetto personale e di vita.

        Ed il desiderio in quel momento era assolutamente di essere libero di lavorare dove volevo – ma è interessante notare come le competenze sviluppate in un momento di mia estrema libertà sono indispensabili in questo momento in cui le nostre libertà sono più compresse.

        Il primo punto su cui portare l’attenzione è che da questa cosa non si torna indietro: è impensabile anche solo pensare che gli strumenti che alcuni iniziano ad usare oggi e che rimuovono il requisito della presenza in uno stesso luogo domani, quando la situazione tornerà alla normalità, non abbiano generato un cambiamento permanente nel modo di gestire il nostro lavoro.

        Da questo punto di vista questo è un processo irreversibile.

        Parleremo degli aspetti tecnologici – e la tecnologia deve essere il più semplice possibile altrimenti ci si perde per strada qualcuno (colleghi meno evoluti, dobbiamo pensare che il nostro interlocutore può anche lavorare in un settore o occupare un ruolo totalmente diverso dal nostro).

        Il secondo aspetto è quello processi di lavoro: costruire delle procedure che tengano conto che il fatto di non guardarsi in faccia ha un impatto.

        I processi di lavoro devono essere progettati in maniera specifica per tenere conto che il contesto è molto più basso quando si lavora a distanza.

        Non esistono gli sguardi, il tono di voce, la macchinetta del caffè, il ‘pranzo di lavoro’… tutti momenti in cui ‘passano’ un sacco di informazioni e di impressioni… e dobbiamo quindi tenerne conto quando strutturiamo dei processi che dovranno per forza di cose essere più ridondanti di quelli che usavamo prima nel relazionarci con le persone.

        Genera performance migliori con il Coaching ReSonance®

    • Autore
      Post
    Log In Registrati Chiedi una nuova password
    Visualizzazione 0 filoni di risposte
    • You must be logged in to reply to this topic.
    Accesso
    • simonepacchiele.com
    • Il gruppo Coaching Italia su fb
    • Il corso di Coaching
    • Privacy
    • Cookie

    Copyright © 2023 · Smart Passive Income Pro on Genesis Framework · WordPress · Accedi