Forums › Forums › Da Coach a Coach › Qual è la vostra definizione di Coaching?
Taggato: lp975
- Questo topic ha 11 risposte, 12 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 2 anni, 10 mesi fa da
Lorenzo75.
- AutorePost
- Aprile 27, 2020 alle 2:07 pm #199
Da anni lavoro con le persone usando un modello specifico di trasformazione chiamato ReSonance.
(trovi qualcosa sul ReSonance qui)
E mi sono accorto che ognuno dà al Coaching la sua definizione, lo interpreta secondo il suo sentire e secondo quello che lui fa con gli strumenti che ha appreso.
Io ho la mia definizione di Coaching, e la condividerò con voi.
E questo post non è semplicemente un giochino, perché DEFINIRE quello che facciamo è un modo per dare chiarezza alla nostra pratica di Coaching, ma anche di vedere delle zone cieche o di aumentare la nostra efficacia di Coach.
Avere una buona definizione delle cose è il primo mezzo di essere più efficaci.
Quindi la domanda che vi faccio è:
Qual è la vostra definizione di Coaching?
Non quella da manualetto, ma la VOSTRA. Quello che fate VOI con il Coaching, quella che si adatta alla vostra visione delle cose e della vostra pratica (o comprensione del Coaching se ancora non lo praticate quotidianamente).
Cosa è per voi il Coaching?
Aspetto le vostre risposte.
- Aprile 28, 2020 alle 12:27 pm #201
Io mi sento Coach quando sono capace di guidare il mio interlocutore in un ragionamento di business fondato sull’analisi di report, numeri, kpi ma che non si esaurisce in una mera condivisione degli stessi. Piuttosto è come se insieme unissimo i puntini di un disegno nel quale gradualmente si svela la correlazione tra indicatori e fenomeni.
Quando riesco a guidare l’imprenditore in questo percorso di progressiva consapevolezza, è come se d’un tratto quello che funziona e quello che invece va migliorato del business diventassero estremamente chiari. E viene da se la successiva elaborazione dei passi da fare.
Non saprei spiegarlo meglio di così.
- Aprile 28, 2020 alle 1:03 pm #202
Il coaching è il traduttore simultaneo tra ciò che ci gira solo in testa e ciò che nella realtà vogliamo fare.
il mio lavoro di coach è quello di far dialogare queste due aree con il massimo sincronismo
- Aprile 28, 2020 alle 1:14 pm #203
Coaching è aiutare, è spingere alla riflessione, è ingenerare un momentum, una virtuosa discesa ed ascesa nei pensieri del coachee.
Coaching è dialogare, nel senso greco del dià-logos, delle “parole tra le persone”; parole atte a portare in luce qualcosa, o meglio, a facilitarne la risalita.
Parole sincere, parole vere, ma soprattutto parole in un circolo virtuoso.
- Aprile 28, 2020 alle 1:33 pm #204
Per me il Coaching è un esperienza ed allo stesso tempo un metodo di attivazione vera e propria di alcuni meccanismi .
Nello specifico è il mio vero approccio a lavorare su me stessa e con le persone, probabilmente un lavoro che non potrebbe attivasi senza l’altro.
Tali meccanismi cambiano in base alla tipologia di persona con cui si fa coach e quindi, in sintesi il coaching è anche qualcosa basato sulla vera trasformazione di chi lo fa e di chi lo riceve ,se fatto bene.
- Aprile 28, 2020 alle 1:35 pm #205
- Il coaching è uno strumento che aiuta a fare chiarezza sulle proprie emozioni, sul modo di guardarsi e guardare il mondo (attraverso un’analisi linguistica, somatica e logica molto approfondita). Aiuta a realizzare un focus o auto- focus adeguato, condizione per intraprendere qualsiasi azione successiva. Azioni in cui sia chiaro motivo, direzione e senso.
- Aprile 28, 2020 alle 1:55 pm #206
memore della oramai decennale esperienza con Simone posso dire che del modello di resonance mi hanno colpito due aspetti in particolare:
relativamente al coaching in senso stretto, la chiarezza nel capire se stessi e da quella posizione definire l’obbiettivo e i successivi passi;
in senso più ampio la crescita personale che segue a questo cambio e che si riverberano in ogni aspetto della propria vita.
Nella mia definizione di coaching il primo aspetto è preminente.
il coach è colui che sà guidare un processo di cambiamento finalizzato a definire il percorso per arrivare all’obbiettivo stabilito.
- Aprile 28, 2020 alle 3:00 pm #207
Non riesco a esprimerla se non in termini di processo. Il mio approccio iniziale era basato sul “levati di lì” anche a livello corporate. Poi col ReSonance mi sono affinato e il “levati di lì” è diventato lo spostare l’attenzione da quello che non vuoi portandola a come sei veramente, su quello che vuoi realmente, dalla giusta configurazione, con la capacità di prendere migliori decisioni.
Ultimamente mi viene particolarmente bene il realizzare quell’attimo, quasi magico, in cui è raggiunta la posizione e far vedere, partendo da quel breve attimo, come può essere, come si può fare. E avere poi il riscontro in termini di risultati
- Aprile 28, 2020 alle 8:27 pm #210
Per me è la capacità di far emergere ciò che veramente porta ad uno stato generativo, sapendolo trasferire negli ambiti quotidiani.
Il coach aiuta a scoprire i punti di forza, magari celati allo stesso discente, e le criticità, trovando un percorso per trasformarle in
energia libera (es. la paura da palcoscenico che diventa energia vitale senza arrivare a reprimere l’espressività)
- Aprile 29, 2020 alle 10:59 am #216
Il Resonance per me è un “Modello di coaching” che non si concentra ad indicare cosa fare su specifiche situazioni / funzionalità, ma sulla struttura della persona e la mette nella condizione di recepire info/dati dalla realtà , valutare ed operare nella sua migliore configurazione mente-corpo-linguaggio, a prescindere dall’ambito d’azione. In questo senso lo definirei “universale”.
Altri corsi che ho seguito erano orientati a specifiche ambiti: guadagnare di più, utilizzare meglio il tempo libero, migliorare le proprie relazioni professionali o personali.
Il Res , portando la persona al meglio di se stesso, permette di permeare tutte i nostri ambiti e ricavarne maggior valore (= performance)
- Aprile 29, 2020 alle 3:24 pm #217
Dopo il ReSonance, il coaching ha un altro significato. Coaching adesso per me è essere guida, accompagnare le persone a ricreare la loro struttura partendo da ciò che esiste già. Non la promessa di diventare un “Supereroe”, ma la garanzia di riuscire ad essere davvero se stessi, amplificando i tratti distintivi personali e da lì muovendosi nel mondo nel rispetto di chi si è veramente.
- Maggio 11, 2020 alle 8:02 pm #237
Coaching per me è un fatto molto intimo quasi sensuale. Mi richiama profondamente al sentire il mio corpo, all’esigenza di riportare tutta la mia complessità ad una carezza. Risentire me stesso ripartendo dal mio corpo nella sua piena , bellissima totale e coinvolgente matericita’. Questo è per il coaching, la base di partenza da cui in qualche modo estraggo quello che mi serve, i miei pensieri le mie azioni il mio linguaggio. È qualcosa che vivo da qualche mese e ancora non ha forse maturato grandi risultati ma sento tutta la sua bellezza e potenza. Felice di viverlo e condividerlo in questo gruppo!!🍀😀
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