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Taggato: progettotrasformazione
- Questo topic ha 2 risposte, 2 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 2 anni, 2 mesi fa da
Simone.
- AutorePost
- Gennaio 1, 2021 alle 3:29 pm #349
Guardate prima il video qui se non l’avete ancora fatto.
https://www.facebook.com/simone.pacchiele/videos/10157467319301106/
Quand’è l’ultima volta che avete ottenuto dei risultati meravigliosi a detta degli altri mentre in quel momento non vi sembrava di fare niente di speciale?
Trasformazione non è desiderare di cambiare qualcosa ma la capacità di creare cose nuove all’interno di un contesto assolutamente identico a prima.
È ‘smettere di desiderare’, contrapposto a ‘fare’.
È smettere di desidera che qualcosa cambi (o che torni come prima) per poter realizzare qualcosa che vogliamo
È ‘fare ciò che è possibile quello che hai’ invece di aspettare che tutto sia perfetto.
È non avere giudizio su come dovrebbero essere le cose invece di agire da una posizione di debolezza.È uno stato quasi impossibile da ottenere con il ragionamento e la volontà, eppure è qualcosa che è accaduto e accade a ciascuno di noi in certi momenti specifici della nostra vita.
Ed è uno stato che ci apre alla possibilità di ottenere grandi risultati.
Risultati misurabili e concreti, ottenuti da una configurazione in cui non siamo costretti a cambiare diventando qualcuno che non siamo per ‘avere di più’.
Risultati misurabili ottenuti in maniera fluida e con una sensazione che in fondo non stiamo facendo niente di speciale mentre in realtà stiamo accedendo alle nostre risorse più profonde.
Quand’è l’ultima volta che avete ottenuto dei risultati meravigliosi a detta degli altri mentre in quel momento non vi sembrava di fare niente di speciale?
- Gennaio 1, 2021 alle 4:28 pm #354
21 dicembre 2020, ambito lavorativo
Riunione di fine anno
Risultati ottenuti perfettamente in linea o leggermente migliori rispetto ad obiettivi di funzione 2020
Credo che la “sorpresa” dei superiori sia derivata non tanto dai risultati in se (in linea o leggermente migliori), quanto di averli ottenuti nonostante un contesto “accidentato” e con condizioni “straordinarie ed imprevedibili”.
Sinceramente mi erano chiari gli eventi “in corso”, ma mi era altrettanto chiaro dove portare l’attenzione. Sugli spazi di manovra comunque possibili. Dove utilizzando risorse e competenze a disposizione con piccole trasformazioni e adattamenti sono state portate a termine azioni altrettanto efficaci
- Gennaio 1, 2021 alle 4:33 pm #355
Una delle cose più interessanti che accadono alle persone che studiano e praticano ReSonance è che iniziano a spostare all’interno il senso del controllo. Non dico che il contesto non conti più niente e che ottengono ‘i superpoteri’ ma hanno la fiducia in sé necessaria da sapere come gestire eventuali imprevisti e ‘accidenti’ nel sistema in cui operano.
È la differenza che c’è – anche in ambito aziendale – tra pianificare pianificare pianificare e adattarsi agli eventi e capire qual è la migliore risposta possibile proprio in quel momento.
Questo libera tantissima energia e soprattutto libera dalla necessità di controllare tutto, che spesso è una mera illusione.
Simone
- AutorePost
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