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Film: discussione (spoiler alert)

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Taggato: film

  • Questo topic ha 6 risposte, 3 partecipanti ed è stato aggiornato l'ultima volta 2 anni, 2 mesi fa da Alexander.
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    • Dicembre 20, 2020 alle 2:13 pm #310
      Alexander
      Partecipante

        Questo thread è per condividere la vostra esperienza e discutere  film che avete già visto.

      • Dicembre 20, 2020 alle 7:34 pm #313
        Simone
        Moderatore

          Cosa ci dici di Arrival, Alexander? 😉

          • Dicembre 27, 2020 alle 1:45 pm #319
            Alexander
            Partecipante

              Ecco i miei takeaways dalla visione di ARRIVAL con Amy Adams ( mi pare esista un altro film con lo stesso identico titolo)

              I concetti per me fondamentali sono 2.

               

              Il linguaggio influenza come pensi e come interpreti la realtà (i nostri filtri congitivi). E’ in grado di creare la realtà stessa.

              Il linguaggio è talmente potente che può essere un’arma, ma come tutti gli strumenti dipende dall’uso che ne fai.

               

              Poi l’aspetto della non linearità: gli alieni sono in grado di pensare e percepire il tempo in modo non lineare, e Louise (la protagosnista) inizia a percepire il futuro a sprazzi, in sequenza non lineare, parallelamente alla sua aquisizione del modo di comunicare degli alieni.

               

              Altri spunti:

              – Luoise ha iniziato il suo dialogo con il creare prima una relazione ed è partita dall’identità, da chi era lei e chi sono loro.

              – per creare una relazione è necessario correre un rischio e mettersi a nudo (Lousie l’ha fatto fisicamente, togliendosi la tuta protettiva che non lasciava trasparire ben poco dell’aspetto umano di lei).

              – le metriche giuste: a volte mettiamo in piedi sistemi sofisticatissimi di monitoraggio, quando basta un banale canarino per capire se la situazione è pericolosa o sicura

              – affinchè una relazione rimanga in piedi, devi continuare a rimanere nella relazione, a farti vedere, a comunicare, far capire che ci tieni, soprattutto se ci sono dei problemi o delle incomprensioni

              – Ian (lo scienzato che accompagna Louise) per decifrare un messaggio particolarmente complesso lanciato dagli alieni, anzichè concentrarsi sui segni, si è concentrato sullo spazio tra i segni. A volte il NON detto, dice molto di più del contenuto del messaggio.

              – Per chi si ricorda la pubblicità della Telecom con Massimo Lopez (di qualche anno fa): una telefonata ti allunga la vita !      🙂

               

              Verso la fine Louise (che ormai sa quale sarà il futuro e cosa le accadrà), chiede ad Ian “Se conoscessi la tua vita dall’inizio alla fine, la vorresti vivere lo stesso ?”

              Al che, Ian risponde “Non so, ma direi più spesso ciò che provo”

              L’esperienze che viviamo non sono solo una serie di eventi (un set di informazioni), ma anche le emozioni che compongono quell’esperienza e il senso che ne traiamo e la persona che diventiamo in conseguenza di quel senso che diamo a quella esperienza.

               

              Infine Ian dice a Louise “Ho guardato le stelle per la maggior parte della mia vita, ma ciò che mi ha sorpreso di più non è stato incontrare gli alieni, ma aver incontrato te”

              Il bello della vita è vivere le esperienze, le emozioni, cogliere, notare, essere veramente dentro alla nostra esperienza: il miracolo, le cose belle, sono attorno a noi, non lontano, non QUANDO X, ALLORA Y

               

              Il film mi è piaciuto un sacco. Grazie per il consiglio Simone.

              • Dicembre 27, 2020 alle 6:29 pm #327
                Simone
                Amministratore del forum

                  ciao Alex,

                  grazie per i tuoi commenti… in realtà c’è un altro pezzo molto importante. Però prima una domanda:

                  l’hai visto in Italiano o un Inglese?

                  Perché nella traduzione in Italiano si sono persi su un paio di passaggi importanti ai fini ‘trasformativi’ (e in generale del senso del film) secondo me.

                   

                   

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                  • Dicembre 27, 2020 alle 6:44 pm #328
                    Alexander
                    Partecipante

                      In inglese (forse è per questo che mi sono perso un pezzo 🙂  )

                    • Dicembre 27, 2020 alle 10:03 pm #336
                      Alexander
                      Partecipante

                        Voglio imparare: cosa mi sono perso?

                • Dicembre 27, 2020 alle 2:03 pm #320
                  Alexander
                  Partecipante

                    Un amico straordinario con Tom Hanks

                    Quello che mi è rimasto dalla visione di questo film è come le storie siano un elemento fondamentale per l’uomo, al pari di un posto sicuro, cibo e della compagnia di altri umani.

                    E questo non solo per i bambini (il Fred Rogers è il presentatore di una trasmissione TV per i bambini negli anni 70 e 80), ma anche per gli adulti, perchè sono proprio le storie che trasformano la vita del giornalista che deve andare ad intervistare Fred Rogers.

                    Attraverso le storie Fred riesce a far capire concetti complicati o delicati (come per esempio la morte) anche ai bambini.

                    Verso la fine, quando il padre del giornalista sta morendo, Fred racconta quanto sia importante parlare: questi ci tiene in relazione e ci permettere di affrontare anche le cose più difficili. Il linguaggio, la comunicazione ci aiuta a creare la nostra realtà, a volte anche dare un senso alla nostra realtà.

                    Di questo film mi sono portato via anche l’importanza dell’attenzione, della qualità dell’attenzione che mettiamo nelle nostre relazioni, alla persona che sta davanti a noi. Di vederla veramente e di apprezzarla così come è. E’ un’esperienza che richiede tempo (nel senso che in quel momento diventa l’unica cosa al mondo che esiste e il tempo e gli impegni che avevi, come registrare la puntata che è in ritardo di un’ora, diventa tutto secondario).

                    Ho conosciuto una persona simile a Fred Rogers, capace di farti sentire accettato, capito, visto ed amato.

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