Esistono centinaia di tipi di Coaching.
Life, Business, Executive, Mental, Sport… sono tutte parole che puoi mettere vicino alla parola Coaching per ritagliarti la tua piccola nicchia all’interno di questo mondo apparentemente competitivo ed in cui è difficile distinguere chi sa fare le cose sul serio da chi, un pochino, se la racconta.
Ci sono un paio di idee che però vorrei condividere oggi con te su dove sta andando il Coaching, a livello globale ed italiano, e su quali sono le tendenze e le competenze che un Coach dovrà avere sicuramente in futuro.
Parto dalla mia previsione che il Coaching si diffonderà sempre di più.
C’è sempre più bisogno di persone competenti che sappiano guidare in processi decisionali e di miglioramento professionisti che si trovano in periodi difficili o in cui non riescono più a raggiungere i risultati che vorrebbero.
Le mie due idee chiave su questo sono
1. risultati misurabili e reali
Negli ultimi anni ci sono stati nel mondo ed in Italia in particolare alcune tendenze a rivolgersi a ‘certificazioni’ (in realtà dal punto di vista legale semplici pezzi di carta) che a fronte di una popolarità ottenuta a forza di marketing non hanno garantito una qualità dei risultati che i Coach riuscivano ad ottenere con i propri clienti. Questo è successo ed in parte continuerà a succedere.
Allo stesso tempo i clienti del Coach stanno diventando più sofisticati ed in grado di capire cosa è ‘fuffa’ (anche se certificata dall’America) e marketing, e cosa è invece in grado di apportare trasformazione nella loro vita e nella loro professione.
I clienti oramai sanno riconoscere la qualità, ed alla fine della fiera quello che conterà sarà semplicemente quanti risultati sei in grado di ottenere.
D’altra la parte la legge 4/2013 è già andata in questa direzione. Il corso ReSonance è pienamente allineato a questa legge – e, oltre a fornirti il diploma, ti mette davvero in grado di iniziare ad ottenere risultati veri con i tuoi clienti, il tuo team, le persone con cui interagisci professionalmente.
Insomma più che sul marketing devi avere un sistema di Coaching in grado di generare DAVVERO risultati. E poi devi sviluppare le abilità per farlo funzionare.
2. Meno tecniche strampalate, molta capacità di riconoscere le storie
La maggior parte dei Coach inesperti parte dalle tecniche.
Adesso uso questo tipo di Coaching… ah non funziona? allora gli faccio quest’altra tecnica.
C’è un segreto che chi sa davvero fare Coaching ad un livello superiore conosce.
A funzionare non sono le tecniche, sei tu.
E te lo dico avendo studiato o visto per anni, da professionista, praticamente tutto quello che c’è in giro nel Coaching a livello mondiale.
Ma quando lavoro con una persona non uso delle tecniche. Non uso degli script precofenzionati.
Quello che faccio invece è far emergere la sua storia, la sua narrativa all’interno della quale vive… e poi cambiarla in maniera molto leggera… parlando del più o del meno… a volte PRIMA che la sessione di Coaching apparentemente inizi… o nella pausa di un corso… usando a mia volte delle storie.
Più impari ad essere ‘trasparente’ nei tuoi interventi di Coaching, più diventi invisibile per il tuo cliente… al punto che torni a casa e si chieda… ‘ma cosa abbiamo fatto oggi?’ mentre non si accorge che ha già cambiato modo in cui funziona… e si scopre dopo un mese in un mondo totalmente diverso… più sarà stato efficace il tuo lavoro.
Questo è quello che facciamo nel ReSonance,
Simone
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