Dal punto di vista formale la definizione più neutra che conosco del Coaching è quella che lo definisce come un servizio professionale che può essere erogato sia come professionista (o imprenditore) in diversi contesti:
- organizzativo
- sociale
- educativo
- relativo alla performance
- sportivo
- decisionale
oppure internamente ad una organizzazione di cui il Coach fa già parte come collaboratore.
Dal punto di vista funzionale il Coaching è un processo in cui Coach e Coachee intraprendono una partnership (che può essere anche di brevissima durata) che ha lo scopo di mettere in grado il Coachee di generare risultati migliori, prendere decisioni efficaci e raggiungere gli obiettivi stabiliti insieme.
Può essere lo stesso Coachee a rivolgersi al Coach oppure a farlo può essere un eventuale committente terzo (tipicamente: il datore di lavoro, l’imprenditore per cui il Coachee lavora) che in accordo con il Coach ed il Coachee ha un interesse a vedere migliorare i risultati che quest’ultimo genera.
Il primo requisito che deve essere presente in una partnership di Coaching è sicuramente la fiducia tra Coach e Coachee.
Le esperienze e la guida del Coach portano il Coachee a sperimentare la propria realtà da una posizione percettiva diversa da cui possa prima percepire, poi pensare e decidere e infine agire compiendo azioni diverse da quelle che compiva in passato.
Grazie a Coaching il Coachee può anche migliorare le sue competenze, accedere pienamente alle sue risorse e avere una maggiore motivazione interna.
Se vuoi avere un approfondimento maggiore sulla definizione di Coaching leggi questo articolo.
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