Lavorando nel coaching con imprenditori e figli di imprenditori di aziende familiari mi sono reso conto che i motivi per cui le persone lavorano nell’impresa di famiglia sono essenzialmente questi 5:
Per portare avanti la tradizione familiare: chiamalo il ‘nome’, l’onore… o come vuoi. La famiglia ottiene un grande riconoscimento dal business che porta avanti, e l’azienda è allo stesso tempo un elemento distintivo per capire chi sei. In questo tipo di situazioni ciascun membro della famiglia, quando è il momento, sente il dovere di entrare in azienda e di portarla avanti.
Perchè “è questione di destino”: ciascuna famiglia ha la propria mitologia familiare, il proprio insieme di convinzioni ed un ‘credo’. E questo spesso comprende il fatto che ogni elemento della famiglia deve lavorare in azienda. In questo tipo di situazione spesso ai bambini viene insegnato che il loro destino è di succedere al padre in azienda.
C’è molta più libertà che lavorare per qualcun altro:
Molte persone sono dell’idea che lavorare in una grossa azienda coincida con l’avere poca libertà. Ed è vero. E credono che lavorare nell’azienda di famiglia possa fornirgli la possibilità di avere più responsabilità, più autorità, più soldi, e l’opportunità di imparare e di misurarsi in ruoli diversi, e di avere un impatto più grande sulla società o sulla città in cui vivono rispetto al fatto di lavorare in una azienda di altri.
Per tenere unita la famiglia:
Il senso della famiglia per alcuni è particolarmente forte. E per alcuni affrontare le sfide del mercato insieme a volte diventa un modo per divenire ancora più coesi e per rafforzare la famiglia.
Per rimanere nella città in cui si vive: ci sono realtà imprenditoriali locali (anche piuttosto grandi) per cui per qualcuno è preferibile continuare a vivere nello stesso luogo dove si è cresciuti. Abitudini, cibo, orari, vita sociale, riconoscimento. Un imprenditore che da lavoro a molte persone in città è riconosciuto ed apprezzato. Altrove sarebbe sconosciuto.
Alla prossima
Simone Pacchiele